8 Maggio 2024 - 15.47

Devastanti inondazioni nel Brasile ‘veneto’: la Regione apre un conto corrente per gli aiuti

Aggiornamento mercoledì 8 maggio

Le intense precipitazioni che hanno provocato estese inondazioni nello stato brasiliano meridionale del Rio Grande do Sul hanno sommerso centinaia di città.

Almeno 85 persone hanno perso la vita nelle inondazioni e circa 150.000 sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni, secondo quanto dichiarato dagli ufficiali.

Alcune comunità rimangono isolate e le speranze di trovare le oltre 130 persone ancora disperse stanno svanendo.

Si prevede che ulteriori forti piogge previste per questa settimana aggraveranno ulteriormente la situazione nella regione.

Molti residenti hanno dovuto evacuare le proprie case, mentre i soccorritori hanno lavorato per trasferire le persone più vulnerabili.

La Regione del Veneto ha istituito un conto corrente per raccogliere fondi destinati ai residenti dello Stato brasiliano di Rio Grande Do Sul, colpiti dalle gravi inondazioni.

Il presidente regionale Luca Zaia ha reso noto questa iniziativa, sottolineando il legame profondo che il Veneto ha con questa terra, dove vive una comunità numerosa e radicata di discendenti di migranti veneti, soprattutto dalle province di Belluno, Vicenza, Treviso e Verona. Zaia ha evidenziato le relazioni economiche internazionali che si sono sviluppate nel corso degli anni, sottolineando il forte sentimento di affetto che unisce la regione veneta al Brasile.

Il conto, denominato “Regione del Veneto sostegno emergenza alluvione Rio Grande Do Sul”, è identificato dall’Iban IT 35 A 02008 02017 000107108523.

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Notizia del 3 maggio

Frane, città completamente sommerse, smottamenti di fango… Il Rio Grande do Sul, situato nel sud del Brasile, ha recentemente sperimentato un episodio di inondazioni di proporzioni storiche per la regione. Il governatore Eduardo Leite ha definito questa calamità come il “peggiore disastro climatico” mai visto in quest’area del Paese, che confina con Uruguay e Argentina. “Esprimo il mio più profondo cordoglio per tutte le vite perdute”, ha dichiarato giovedì 2 maggio. “Attualmente sono stati registrati 29 decessi e, con grande dolore, sappiamo che ci saranno altre vittime.” Si contano anche 60 persone disperse.

Si tratta di una regione di forte immigrazione veneta. Anche la mappe di google segnalano tali inondazioni, in particolare in prossimità di Bento Goncavales, Nova Vicenza e Garibaldi.

Dall’alto, le immagini mostrano interi quartieri completamente sommersi dalle acque. Talvolta, solo i tetti delle case emergono dalla superficie dell’acqua marrone. “Non ho mai visto nulla del genere”, lamenta Raul Metzel, residente a Capela de Santana, una delle città colpite duramente dalla tempesta. “Tutto è sott’acqua e la situazione potrebbe peggiorare ancora. Non sappiamo quanto le acque continueranno a salire.”

Di fronte all’urgenza della situazione, le autorità dello Stato hanno dichiarato lo “stato di pubblica calamità” mercoledì sera. Per supportare le operazioni di soccorso, sono stati inviati oltre 600 soldati per rinforzare le forze già presenti sul campo e distribuire aiuti alimentari alle vittime. Giovedì, il presidente Lula ha visitato la regione, promettendo che al Rio Grande do Sul “non mancheranno risorse umane” nei prossimi giorni per affrontare queste condizioni meteorologiche disastrose. Complessivamente, almeno 154 comunità sono state colpite dalle inondazioni.

Negli ultimi tempi, sono aumentate le evacuazioni dei residenti: oltre 10.000 persone hanno dovuto abbandonare le proprie case, mentre circa 4.600 sono state accolte in strutture di accoglienza. La popolazione è sconvolta dalle enormi perdite subite. Alcuni sono preoccupati per i loro cari, come Claudio Oliveira, un meccanico di 54 anni di Capela de Santana, il cui parenti vivono a venti chilometri di distanza dalla città. “Non possiamo fare nulla”, sospira. “Non possiamo nemmeno andare a prenderli e portarli a casa nostra.”

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