Dieci rifugi dove andare a mangiare nell’Altopiano dei Sette Comuni
di Anna Roscini
Nati
per offrire riparo ai viandanti che attraversavano le Alpi e avevano
bisogno di un luogo dove trascorrere la notte o rifugiarsi in caso di
cattivo tempo, con il passare degli anni i rifugi alpini si sono
trasformati per accogliere sempre più persone e aumentare la qualità
e il numero dei servizi offerti. Alpinisti, escursionisti, ma anche
turisti che, durante una breve gita o una giornata sugli sci,
desiderano assaporare i sapori tipici della montagna circondati da
paesaggi innevati e avvolti dal profumo del legno. Il rifugio molto
spesso non è più il luogo di partenza per chi vuole avventurarsi in
montagna, ma una meta, talvolta anche gastronomica. L’ospitalità
però non manca mai e le sue porte rimangono sempre aperte a tutti
coloro che cercano riposo e ristoro.
Andiamo a scoprire i
rifugi dell’Altopiano dei Sette Comuni dove poter andare a
mangiare.
Rifugio
Verena
In
tempo di guerra il forte Verena era considerato il “dominatore
dell’Altipiano”, per la sua posizione a 2015 metri che permette di
avere una vista a 360° sul territorio circostante. Lì vicino, sulla
cima del Monte Verena, troviamo il Rifugio Verena, raggiungibile con
la seggiovia centrale del comprensorio oppure tramite una strada
sterrata che, durante la stagione invernale, non è sempre aperta al
transito. Se il panorama dalla cima è da togliere il fiato, anche la
cucina non scherza. Oltre a gustose specialità della tradizione, non
mancano i taglieri di salumi e formaggi. Magari da consumare dopo una
mattinata sugli sci o una bella passeggiata, per un aperitivo nella
terrazza panoramica.
Rifugio
Campolongo
Muri
in sasso e tetto in legno a grandi falde: il Rifugio Campolongo
(1.551 m) è una vecchia casera d’alpeggio interamente
ristrutturata. Si trova al centro di una piccola piana circondata da
boschi d’abete, facilmente raggiungibile attraverso l’ampia e
comoda strada che dal centro di Mezzaselva conduce al Monte Verena.
È il luogo ideale per gli amanti delle ciaspolate, delle escursioni
sulla neve, del bob, ma soprattutto dello sci di fondo. Le piste del
Centro Fondo Campolongo attraversano boschi e pascoli fino a
raggiungere gli altipiani di Vezzena e di Luserna. Non solo, il
rifugio è anche un caldo e accogliente ristorante, dove potere
assaporare piatti tipici locali. Dopo una lunga giornata sulla neve,
è possibile inoltre farsi coccolare nel centro benessere o
trascorrere una notte magica avvolti da un caldo piumone e dal
silenzio dei boschi in una delle tante camere.
Rifugio
Campomulo
Il
Rifugio Campomulo, situato a 1.530 metri di altitudine nell’omonima
località nel territorio di Gallio, è il punto di partenza di tutte
le piste invernali del Centro Fondo Gallio. Offre ospitalità e
ristoro agli sciatori e agli escursionisti, con un bar ben fornito,
uno spazioso ristorante con piatti tipici, tra cui spiccano i primi
fatti in casa, come le tagliatelle e gli gnocchi, e le carni alla
brace e allo spiedo. L’ampio solarium, le camere arredate in legno
e la sauna completano la vasta gamma di servizi offerti.
Rifugio
Campomuletto
In
un paesaggio incantato, in località Melette di Gallio, sorge il
Rifugio Campomuletto (1.602 m). Circondato da ampi pascoli e distese
di boschi, questo rifugio caldo e accogliente propone una cucina
attenta al territorio e alla qualità dei prodotti: minestroni,
bigoli al burro di malga e ricotta affumicata o al sugo di lepre,
gnocchi di ricotta, ma anche gulasch, tosella con polenta e funghi,
Asiago DOP fuso, taglieri di salumi e formaggi locali. Disponibile
anche una selezione di grappe fatte in casa aromatizzate con erbe
locali. Nel periodo invernale il rifugio è raggiungibile solo con le
ciaspole o con gli sci da fondo, utilizzando le piste del Centro
Fondo Gallio. Si tratta di una passeggiata di circa 2 km molto
piacevole e non troppo impegnativa. Il piano superiore, interamente
rivestito in legno, è adibito a dormitorio e consente di accogliere
circa sedici persone, sistemate in due camere con letti a castello
modulabili.
Rifugio
Adriana Malga Moline
Immerso
nel silenzio della natura incontaminata, il Rifugio Adriana di Malga
Moline (1.740 m) dispone di bar, ristorante e venticinque posti letto
in camerata. D’inverno si può raggiungere solamente con gli sci o
con le motoslitte. È
possibile gustare deliziosi piatti tipici della tradizione montana,
riscoprendo il gusto di ingredienti sani e genuini. Dispone di un
ampio solarium per un meritato relax dopo una giornata sulla neve o,
perché no, una merenda semplice ma golosa.
Rifugio
Larici da Alessio
Il
Rifugio Larici da Alessio si trova a 1.658 metri d’altitudine e
dispone di un’ampia terrazza che si affaccia alla parete nord del
Monte Verena. Si
raggiunge seguendo la SP349 in direzione Trento, prendendo il bivio
sulla destra dopo aver percorso circa dodici chilometri. Il rifugio,
riscaldato da un antico caminetto risalente al periodo della Grande
Guerra, offre piatti della tradizione veneta e trentina. Tra questi,
anche i canederli al burro fuso e semi di papavero, zuppa d’orzo e
speck e bocconcini di vitello con crema ai formaggi e funghi. Nella
struttura sono disponibili camere con bagno per circa venti persone.
Dal rifugio partono numerosi itinerari percorribili a piedi, con
ciaspole e con sci da alpinismo.
Rifugio KübelekAria di montagna, di amicizia e di divertimento quella che si respira al Rifugio Kübelek di Cesuna. Situato a 1.220 metri di altitudine sulla cima del Monte Zovetto, è il posto ideale per mangiare con la famiglia e gli amici e trascorrere una giornata in allegria circondati dalla natura. Protagonista indiscussa: la carne alla brace. Fondato nel 1973, il ristorante dispone di ottantacinque tavoli.
Rifugio
Bar Alpino Pozza del Favero
Il
Rifugio Bar Alpino Pozza del Favero (1.268 m) si trova a Caltrano,
poco distante da Bocchetta Paù. Sono disponibili due camere per un
totale di dieci posti letto, tre in una camera e sette nell’altra.
Qui si possono gustare molte specialità della tradizione montana:
tra i primi piatti, la pasta fatta in casa con anitra, ragù bianco e
porcini, salsiccia e ricotta affumicata; tra i secondi, il capriolo,
i formaggi di malga, il maxi hamburger di manzo, il gulasch e la
polenta con funghi e formaggio fuso.
Rifugio
Valmaron
Costruito
nel 1966, èsituato
a 1.400 metri d’altitudine, in località Valmaron a dodici
chilometri da Enego. Completamente immersonella
natura, il Rifugio Valmaron in inverno diventa luogo ambito dagli
amanti dellosci,
trovandosi alla partenza delle pisteda
fondo e a pochi metri dalle piste diEnego
2.000. Disponedi
dieci camere, ampia sala ristorante, bar, accogliente focolare e
terrazzo solarium. La cucina di Marco e della signora Irma offre
piatti tipici di montagna a base di funghi, polenta e selvaggina.
Rifugio
Marcesina
Il
Rifugio Marcesina è situato nel cuore della Piana di Marcesina, nel
comune di Enego, e si trova al centro dei comprensori sciistici dei
centri fondo Enego e Gallio. D’inverno è raggiungibile solo con
gli sci o con le ciaspole. Di recente ristrutturazione, offre tutti i
comfort di un moderno rifugio alpino.