Domenica 11 maggio il quinto bomba day a Montebello Vicentino

Sarà domenica 11 maggio il nuovo bomba day – dopo quelli del 24 aprile 2022, 15 dicembre 2024, 9 marzo 2025 e 13 aprile 2025 – per Montebello Vicentino. Lo ha stabilito questa mattina la riunione tenutasi nella sede della Provincia di Vicenza e coordinata dalla Prefettura, a cui ha partecipato anche il sindaco Dino Magnabosco.
Il ritrovamento dell’ordigno – si tratta come nei precedenti casi di una bomba d’aviazione di 500 libbre di fabbricazione statunitense sganciata durante la Seconda Guerra Mondiale – risale allo scorso 14 aprile. Anche questo ritrovamento è avvenuto durante le operazioni di scavo del cantiere della nuova linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità, nello stesso luogo, sulla destra orografica del torrente Guà, in cui emerse la bomba disinnescata il 9 marzo.
Domenica 11 maggio saranno 96 i montebellani che dovranno sgomberare, perché residenti all’interno dell’area di sicurezza, che ha un raggio di 468 metri dal punto in cui è stato rinvenuto l’ordigno
Il Centro Coordinamento dei Soccorsi si insedierà nella sala del Consiglio comunale alle 7. Tra le 7.30 e le 8.30 avverrà lo sfollamento dei residenti interessati, alle 8.30 verrà chiusa la linea ferroviaria e alle 8.45 verrà chiuso il tratto autostradale della A4 tra i caselli di Montecchio Maggiore e Montebello Vicentino (nel caso in cui si formassero lunghe code in uscita dall’autostrada, le uscite obbligatorie saranno successivamente spostate a Soave/San Bonifacio e Vicenza Ovest). Anche in questo caso, infatti, l’area di sicurezza include tratti delle linee ferroviaria e autostradale.
Per i cittadini che sceglieranno di non allontanarsi da Montebello Vicentino per il tempo necessario al disinnesco che, come nei casi precedenti, avverrà ad opera dei guastatori paracadutisti di Legnago dell’Ottavo Reggimento della Folgore, il Comune predisporrà gli spazi dell’area Pro Loco e della biblioteca civica.
“In questi giorni abbiamo interloquito con i Ministeri competenti, ma sembra che, per motivi di sicurezza, non sia possibile rivedere le procedure di bonifica bellica, che attualmente prevedono il disinnesco puntuale degli ordigni ritrovati, con i conseguenti blocco del cantiere e disagi per i residenti e i trasporti – spiega il sindaco Dino Magnabosco –. Ce lo è stato confermato anche durante la riunione di questa mattina. Purtroppo, non possiamo escludere che in un prossimo futuro dovremo vivere ancora situazioni come queste, visto che nella zona del ponte ferroviario sul Guà furono sganciate circa 350 bombe e si stima che almeno il 10% di esse non sia esploso. È un problema non solo per i residenti, che hanno a che fare con una realtà molto stressante, ma anche per i nostri uffici comunali, costretti a seguire un’emergenza continua piuttosto che concentrarsi sulla gestione ordinaria della cosa pubblica e sulle numerose opere che abbiamo in programma”.