4 Giugno 2020 - 10.36

Donazzan: “Banca del plasma arma contro il Covid”

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L’Assessore Regionale all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro del Veneto Elena Donazzan ha ospitato venerdì sera nella sua consueta ‘Aperichat’ il dott. Giuseppe De Donno, Direttore di Pneumologia e dell’Unità di Terapia intensiva respiratoria all’ospedale ‘Carlo Poma’ di Mantova. Un incontro seguito in diretta da più 26 mila utenti facebook, che conta ora più di 120mila visualizzazioni uniche e oltre mille commenti di ringraziamento al dott. De Donno, da inizio aprile in prima linea nella sperimentazione del plasma iperimmune contro il coronavirus.

“Il dott. De Donno è il padre del trattamento con plasma iperimmune sui pazienti covid-19, unica vera arma contro il virus fino a quando non sarà disponibile un vaccino: un’eccellenza tutta italiana, un orgoglio per la Nazione, con i suoi studi e le sue sperimentazioni sta anticipando la comunità scientifica e sta dando al mondo una speranza” spiega Donazzan, “il suo è stato il primo protocollo al mondo in materia da inizio emergenza, che ha ricevuto il plauso, tra gli altri, anche dellla rivista Nature. Il suo lavoro sta contribuendo fattivamente a salvare centinaia di vite umane, in Italia e all’estero”.

Aperichat è il format di incontri virtuali promosso nell’era covid dall’Assessore regionale Donazzan per dar voce, attraverso i propri canali social, alle testimonianze di uomini che hanno contribuito e stanno contribuendo al bene del Veneto e dell’Italia, di capitani d’industria, di imprenditori, di volti noti e amati del mondo dell’istruzione e della sanità.

“È stato un grande onore poter ospitare finora in questo format virtuale due uomini straordinari, che nelle rispettive specializzazioni hanno contribuito a scrivere una pagina di storia nel campo della ricerca medica: prima il prof. Claudio Ronco, luminare vicentino della nefrologia, e ora il dott. De Donno, il cui successo è inviso a parte della comunità scientifica, dell’opinione pubblica e di questo governo” continua ancora Donazzan, “un odio che, anche alla luce dei risultati tangibili della terapia con plasma iperimmune, affonda le proprie radici nell’invidia di chi non ha creduto fin dall’inizio nella bontà del suo operato. Gli oltre mille commenti alla diretta, di ringraziamento e di elogio al dott. De Donno, sono solo una piccola testimonianza di quanto l’Italia sia invece riconoscente a quest’uomo straordinario per il suo impegno ed il suo coraggio”.

“In Veneto, come ci ha ricordato l’Assessore Donazzan, è forte e ben radicata la cultura del dono. Questa terapia si basa proprio sul dono: sul mettere a disposizione parte del proprio patrimonio immunitario per salvare la vita ad un prossimo che non conosciamo. La terapia con plasma iperimmune è sicura ed economica, e potrà fare molto in attesa di un vaccino contro il covid-19” ha spiegato il dott. De Donno nel corso della diretta, disponibile nella pagina Facebook (https://www.facebook.com/DonazzanElena/videos/282602196248550/) e nel canale YouTube dell’Assessore Donazzan, “ritengo che la Regione del Veneto ed il suo Presidente Luca Zaia si stiano dimostrando lungimiranti, anticipando le scelte del governo e del Ministero della Salute e promuovendo fin da ora la creazione di una banca del plasma iperimmune che contribuirà a salvare la vita a molti pazienti”.

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