Dopo aver sparato a una banda di rapinatori Zancan è indagato per possesso illegale di armi. Scrive: “Maledetto sistema di merda!”

Ha sparato contro una banda di malviventi pronta a far saltare il caveau della sua azienda orafa a Ponte di Nanto, riuscendo a farli fuggire. Ma ora l’imprenditore Robertino Zancan, titolare della Zancan Gioielli, si ritrova denunciato dalla procura di Vicenza per detenzione illegale di armi. Lo ha reso noto lo stesso gioielliere in un post pubblicato oggi, mercoledì 9 aprile, sui propri profili social.
Zancan, che la notte del 2 aprile scorso ha imbracciato una pistola per difendere la sua attività, si è visto sequestrare l’arma e le munizioni in casa, nonostante fosse in possesso di un porto d’armi regolare, ma scaduto da tempo. La sua reazione, affidata ai social, è un durissimo sfogo contro la giustizia:
“Non bastava solo il sequestro della pistola per PORTO INGIUSTIFICATO DI ARMI, ma anche notificandomi una denuncia per DETENZIONE ILLEGALE DI ARMI (reati assoggettati solo ai delinquenti) mi continuò a chiedere perché perché ma perché!!! Cosa cazzo dovevo fare in alternativa!!! Perché noi onesti dobbiamo continuare a subire le pene dell’inferno quando i farabutti continuano indisturbati!!! Maledetto sistema di merda!!! Stasera sono a Fuori dal Coro rete 4 a scatenarmi!!!”

Il caso sta suscitando clamore nell’opinione pubblica e rievoca precedenti simili, come quello del benzinaio Graziano Stacchio, che nel 2015 intervenne per fermare una rapina sparando ai ladri davanti a una gioielleria della Riviera Berica.
Il tentato colpo alla Zancan Gioielli è avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 aprile: una banda composta da almeno dieci persone, secondo quanto ricostruito, ha tentato di introdursi nell’azienda passando dalla pista ciclabile Treviso-Ostiglia, tagliando le inferriate e portando con sé bombole e attrezzature per forzare il caveau, forse con l’uso di esplosivi.
L’allarme è scattato in tempo, permettendo a Zancan di arrivare sul posto e di sparare almeno cinque colpi, mettendo in fuga i ladri che hanno abbandonato tutto e si sono dileguati nei campi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che ora indagano per risalire ai componenti della banda, anche grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza.
Nel frattempo, le armi di Zancan sono sotto sequestro e la procura ha formalizzato la denuncia per detenzione illegale. Una decisione che ha scatenato polemiche e acceso il dibattito pubblico sulla legittima difesa e sul diritto alla sicurezza da parte dei cittadini.