Due nuovi mammografi nell’Alto Vicentino
Sono stati installati nei giorni scorsi, frutto di un investimento complessivo di circa 300.000 euro.
Il rinnovo delle apparecchiature consentirà una capacità di diagnosi ancora più efficace e tempestiva.
La lotta al tumore del seno passa anche attraverso le nuove tecnologie, per poter contare su una capacità diagnostica sempre migliore. Per questo motivo, l’ULSS 7 Pedemontana, tramite una gara regionale bandita dall’Azienda Zero, ha acquisito due nuovi mammografi, che sono stati installati in questi giorni, uno all’ospedale di Santorso e l’altro presso il poliambulatorio dell’ex ospedale Boldrini di Thiene, per un investimento complessivo di circa 300 mila euro.
Il primo in particolare rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia, essendo dotato anche di tomosintesi e tomobiopsia. A spiegarne i vantaggi è la dott.ssa Angelina Rizzotto, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Radiologia Senologica all’ospedale Alto Vicentino e referente Aziendale dello Screening Mammografico: «Premesso che già facevamo la mammografia digitale, sicuramente la nuova apparecchiatura ci consentirà una capacità diagnostica ancora migliore. Come noto, la tomosintesi è una particolare tecnologia che permette di studiare la mammella acquisendone le immagini “a strati”, consentendo così di visualizzare eventuali anomalie anche in profondità. Il vantaggio di questa metodica è che si riduce la sovrapposizione dei tessuti all’interno della mammella e quindi si possono evidenziare in maniera più chiara anche le più piccole alterazioni. Il tutto avviene senza che per la Paziente cambi il modo di eseguire l’esame. Qualora siano necessari ulteriori approfondimenti diagnostici, possiamo inoltre effettuare una tomobiopsia, tecnica che consiste nel prelievo di tessuto sotto la guida del mammografo, grazie al quale possiamo asportare dei campioni di tessuto mammario in quelle lesioni che non si vedrebbero con una normale ecografia né si percepirebbero mediante la palpazione».
Il secondo mammografo, come anticipato, è stato destinato ai Poliambulatori di Thiene e sarà dedicato principalmente all’attività di screening mammografico, che potrà così giovarsi, anche in questo caso, di una migliore qualità delle immagini acquisite. «Questo è molto importante in un’ottica di diagnosi precoce – sottolinea ancora la dott.ssa Rizzotto – che è il principio stesso alla base dell’attività di screening. Infatti riuscire ad individuare un eventuale tumore anche nella sua fase più precoce aumenta in modo significativo la probabilità di un esisto clinico positivo, ma non solo: consente anche di utilizzare metodiche di intervento meno invasive, a tutto vantaggio della qualità di vita della donna».