ECONOMIA – Borse che fare … forse è arrivata la correzione …
10 dicembre Bitcoin opportunità o bolla speculativa …. 29 dicembre la quiete prima della tempesta, il cielo è sereno per il momento ma il temporale potrebbe scatenarsi quando meno ce lo aspettiamo… poi parlammo anche del dollaro tanto per non farci mancare nulla. Questi sono alcuni articoli che scrivemmo alcuni mesi fa quasi precursori di quanto è successo nelle ultime settimane nei mercati borsistici di tutto il mondo. Non occorreva essere degli esperti di finanza, erano delle facilissime previsioni, bastava avere un po’ di memoria e ricordarsi del passato, fine anni 90 con la crisi delle tigri asiatiche e del mercato russo, il 2001 con le torri gemelle, il 2008 con la più importante crisi finanziaria dal dopo guerra ad oggi, amplificata poi dalla crisi della Grecia, (di cui parlammo la scorsa settimana) e poi del debito sovrano. Per quanto siano positivi o negativi, i mercati non possono sempre salire o scendere. Va invece ricordato che i presunti esperti davano il dollaro in parità con l’euro entro fine 2017 mentre oggi viaggia intorno a 1,25 ed avevano previsto ancora forti rialzi di borsa per il 2018, mentre la realtà dice che l’ultima settimana ha bruciato i guadagni di tutto gennaio. E adesso cosa c’è da aspettarsi dopo la recente correzione? Con molta probabilità non è la vera correzione quella tanto temuta dagli investitori. Perché arrivi bisognerà attendere di vedere magari indici di inflazione un po’ più elevati e dati di crescita economica più moderati. Questo aiuterà tante persone a ritornare con i piedi per terra. Ricordiamoci che una crescita economica è importante ma non è sinonimo di mercati azionari in rialzo. Come non va dimenticato che i mercati azionari sono sensibili ai rialzi dei tassi, anticipando e amplificando eventi futuri. Un possibile risveglio dell’inflazione ed un conseguente aumento dei tassi USA senz’altro sono state le principali cause della correzione dei mercati azionari globali a cui abbiamo assistito durante la scorsa settimana. Meglio una sana e salutare correzione adesso piuttosto di una bolla che continua a gonfiarsi fino ad esplodere e distruggere tutto quello che gli è vicino, anche se non è facile capire bene se si tratta solo di una pausa o di un’allerta per quello che potrà accadere tra qualche mese quando in tanti si accorgeranno che i mercati sono cresciti troppo. Riguardando il passato permane altresì la convinzione che un dollaro contro euro a 1,25 sia da seguire con curiosità, sia in caso di rafforzamento del biglietto verde vendendolo, sia in caso di rafforzamento dell’euro procedendo con nuovi e più convenienti acquisti. Ed il povero bitcoin che fine ha fatto. Già scritto in precedente articolo dove invitavamo alla massima prudenza, con valori passati dai 20mila dollari toccati a metà dicembre ai 6mila dollari circa della scorsa settimana. La lezione però sembra non essere bastata, ed alcune Società di primaria importanza sembrano interessate a scommettere su altre criptovalute, quali l’Ethereum il Ripple lo Iota e la Stellar. Speriamo bene, perché i facili guadagni portano in dote anche forti rischi. Il mercato prossimamente potrebbe rimbalzare ma occorre essere vigili perché la volatilità farà la parte del leone. E come per un matrimonio dove durante la celebrazione il sacerdote pronuncia le fatidiche parole finché morte non vi separi, salvo poi sorprese in corso d’opera, fatte da alti e bassi del rapporto di coppia con rischi di possibili rotture …. anche per il trend di mercato bisogna crederci finché dura.