ELEZIONI – Botta e risposta su viale San Lazzaro fra Nicolai (Coalizione Civica) e Ierardi (assessore Fratelli d’Italia)
L’assessore alle Infrastrutture del Comune di Vicenza, Mattia Ierardi, risponde al comunicato di Coalizione Civica (minoranza) su viale San Lazzaro, la cui riqualificazione viene definita ‘un delitto’ (vedi comunicato sotto)
Scrive Ierardi: “Il comunicato delle minoranze su Viale San Lazzaro e Viale Verona ci regala lo spunto per dimostrare che, tanto per cambiare, prendono un granchio. Non mancheranno parcheggi, anzi si moltiplicheranno in piena sicurezza perché tutte le aree soggette ad esproprio della TAV, appena riconsegnate al Comune saranno destinate a parcheggi, piazze, parchi gioco, libere palestre e piccoli boschi urbani, che affiancheranno la nuova pista ciclabile che collegherà le due stazioni della Fiera e del centro. Quindi traffico più snello, parcheggi in sicurezza, ma soprattutto servizi al cittadino migliorati e valorizzati. I colleghi della minoranza possono stare sereni, perché la visione del futuro c’è anche se loro non la vogliono vedere”
Ecco il comunicato di Coalizione Civica a firma di Leonardo Nicolai.
Mobilità, opposizione: “Viale San Lazzaro rappresenta bene il lavoro sulla mobilità della giunta Rucco: un errore continuo”
“Il cordolo di cemento di Viale San Lazzaro è un grave errore e una mancata scelta per la città, che rappresenta bene il lavoro non fatto nella mobilità da questa giunta”, attaccano duramente le forze di opposizione in consiglio comunale (Coalizione Civica per Vicenza, Da Adesso in Poi, Partito Democratico, Vinova).
“Con la sua costruzione, una delle primissime azioni della giunta Rucco, abbiamo speso 600.000€ per fare esattamente l’opposto di ciò che si dovrebbe fare per una nuova mobilità cittadina. Si è data vita a una vera e propria tangenziale che porta nel cuore della città. Lo si è fatto peraltro in modo surreale: sono piantati alberi a centro strada che non si capisce bene che funzione abbiano. Dovremmo creare zone d’ombra per le persone, e lo si fa invece per le auto, senza mitigare un viale che è sempre più un’isola di calore e inquinamento.”
“Ma quel cordolo è una barzelletta anche per la mobilità sostenibile – continua l’opposizione – Toglie infatti qualsiasi spazio ad un allargamento del marciapiede o per fare una nuova ciclabile. E anzi la giunta è poco sincera, perché presto lì arriverà il filobus: e cosa farà allora la giunta? Intende rimettere la corsia preferenziale che ha tolto? Oppure dirà ai commercianti che dovrà togliere tutti i parcheggi per far spazio ai bus?”
L’opposizione amplia quindi lo sguardo e rincara: “Poi c’è il PUMS (piano urbano della mobilità sostenibile), che è l’unica cosa fatta davvero in questi anni nella mobilità, e questo rende bene l’idea sulla consistenza della giunta. Un documento che non arriverà mai in consiglio comunale perché è così debole che probabilmente Celebron, l’assessore alla mobilità, sarebbe stato travolto dalla realtà dei fatti. Un Piano che disegna ciclabili in statale, che non ha un piano parcheggi, e che immagina linee di trasporto pubblico che non si incrociano tra loro si commenta infatti già da sé.”
C’è spazio quindi anche per il tema delle ciclabili: “Il tema delle piste ciclabili rappresenta uno dei grandi temi incompiuti dell’amministrazione. L’assessore Siotto ha recentemente dichiarato che ha ereditato una città senza piste ciclabili, una frase quasi da denuncia. Peccato che i dati smentiscano clamorosamente quanto affermato. Durante i cinque anni di mandato l’amministrazione Rucco ha infatti realizzato 7km di piste ciclabili (eppure ieri Celebron ha dichiarato che sono 5!!!) che erano – tra le altre cose – già previsti dalla precedente amministrazione, arrivando così a 70 km di piste ciclabili in città. La giunta precedente aveva iniziato un percorso, poi interrotto. Dal 2008 al 2018 però, i km aggiuntivi di piste ciclabili sono stati ben 30, passando da 33 a 63 km in 10 anni. Ogni anno, in media, dal 2008 al 2018, sono stati realizzati 3km di piste ciclabili. Da quando si è insediata la giunta Rucco la media è passata a 1,4 km all’anno. Meno della metà. E la giustificazione della pandemia regge poco: in moltissime città, comprese quelle vicine a noi, si è utilizzato proprio la scarsità di auto presenti nelle strade per realizzare lavori di cura urbana e miglioramento delle reti ciclabili.”
“La mobilità è forse il tema su cui la giunta Rucco ha fatto meno, e ha fatto peggio. Un disastro su tutta la linea. Un tema non trattato, che comporta un forte rischio di subire danni per gli anni a venire. Oggi più che mai serve cambiare rotta.”