8 Gennaio 2024 - 15.59

Elezioni USA – Il calendario di un anno di passione: l’Iowa, il Super Martedì, i processi di Trump e il voto

Un anno elettorale senza precedenti. Questo è ciò che attende decine di milioni di elettori americani che, nel 2024, sceglieranno un presidente al termine di una determinata campagna. Perché oltre al duello elettrico già annunciato tra Joe Biden e Donald Trump, quest’ultimo dovrà fare i conti con un’agenda giudiziaria fitta. Ben tre processi segneranno infatti la sua corsa verso la Casa Bianca. Ecco i passaggi che portano al voto del 5 novembre.

Gennaio: al via le primarie

I primi repubblicani chiamati a votare per nominare il candidato del proprio partito lo faranno il 15 gennaio in Iowa. Questo piccolo stato rurale del Midwest è il primo a tenere caucus, riunioni di elettori affiliati a un partito. Anche se conta meno dell’1% della popolazione degli Stati Uniti, l’Iowa occupa un posto speciale sulla scena politica americana, definendo le prime tendenze. 

Otto giorni dopo l’Iowa, toccherà ai repubblicani del New Hampshire votare per il loro candidato. Poi Nevada (6 febbraio) e South Carolina (24 febbraio). I democratici sono chiamati al voto dal 23 gennaio nel New Hampshire. Poi sarà la volta della Carolina del Sud (3 febbraio), del Nevada (6 febbraio) e del Michigan (27 febbraio).

5 marzo: Super Martedì

Senza dubbio il momento clou delle primarie, con entrambi i partiti che hanno tenuto primarie e caucus in 14 stati contemporaneamente: Alabama, Arkansas, California, Colorado, Maine, Massachusetts, Minnesota, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, Vermont e Virginia.

Pesa in maniera decisiva la California, Stato classificato a sinistra con 40 milioni di abitanti. Il Texas (30 milioni di abitanti), più conservatore, è l’altro peso massimo della giornata. Poiché gli stati del “Super Tuesday” riflettono la diversità degli Stati Uniti, è un’opportunità per i candidati di dimostrare che le loro argomentazioni sono attraenti ovunque. O, al contrario, vedere esposta in pieno giorno la loro incapacità di convincere elettori abbastanza diversi da avere una possibilità di conquistare la Casa Bianca.

Marzo: Trump in tribunale

Riuscirà il miliardario repubblicano a condurre una campagna elettorale pacifica? Un giudice ha fissato il 4 marzo come data del suo processo a Washington per la sua pressione elettorale nel 2020 , il giorno prima del “Super Tuesday”. Solo tre settimane dopo avrà un altro incontro con la legge poiché il 25 marzo si aprirà il processo a New York per pagamenti sospetti a favore di un’ex attrice porno.

Maggio: terzo processo per Trump

Il 20 maggio Donald Trump si recherà in Florida dove si terrà il suo terzo processo in meno di tre mesi. Questa volta sarà accusato di negligente trattamento dei segreti di Stato dopo aver lasciato la Casa Bianca. Non è da escludere un quarto processo: il miliardario viene processato anche in Georgia, dove gli è stata scattata la già famosa fototessera. 

Luglio e agosto: convenzioni

Organizzate ogni quattro anni pochi mesi prima delle elezioni, queste due grandi masse politiche segnano l’inizio ufficiale della campagna tra i due partiti. Il Partito Repubblicano nominerà ufficialmente il suo candidato presidenziale durante la convention che si terrà dal 15 al 18 luglio a Milwaukee, nel Wisconsin. Già con il sostegno ufficiale del Partito Democratico, il presidente uscente Joe Biden dovrebbe, salvo grosse sorprese, essere designato tra il 19 e il 22 agosto a Chicago come candidato ufficiale del suo partito.

Settembre e ottobre: ​​i dibattiti

Sono previsti tre dibattiti tra il candidato democratico e il candidato repubblicano: il 16 settembre in Texas, il 1° ottobre in Virginia e infine il 9 ottobre nello Utah. Un dibattito tra i candidati alla vicepresidenza sarà organizzato anche il 25 settembre in Pennsylvania.

Novembre: le elezioni presidenziali

Decine di milioni di elettori americani si recheranno alle urne il 5 novembre per scegliere il prossimo inquilino della Casa Bianca. Il Paese non ha mai eletto un presidente incriminato. Ma Donald Trump potrebbe ancora una volta segnare la storia del Paese.

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