Elezioni Vicenza – Rucco invita al voto: “100 milioni da spendere con Governo e Regione alleati”
Riceviamo e pubblichiamo una comunicazione stampa del candidato di Centrodestra Francesco Rucco, sindaco uscente.
“Sono stati tre mesi di ritorno alla politica, quella che ci ha sedotto quando abbiamo deciso di abbracciarla, quella che il covid ci ha impedito di vivere per anni e che eravamo ritornati a fare nell’estate scorsa per le Elezioni Politiche che hanno portato alla vittoria del Centrodestra e alla nascita del primo governo del Centrodestra unito dopo quasi 15 anni dall’ultimo governo Berlusconi” – dichiara il Sindaco Francesco Rucco, candidato del centrodestra civico per il 2023/2028 – “L’estate scorsa, come in questi mesi, abbiamo ripreso a stare tra la gente ogni giorno a riabbracciarci, a gioire e a confrontarsi anche in modo deciso ma sempre con rispetto.
Sono stati mesi di campagna immersa nei quartieri come lo è stata la nostra Amministrazione nelle sue scelte e nella relazione con i cittadini, anche se appunto la pandemia ci ha portato via dall’inverno 2020 fino alla primavera dell’anno scorso tanto di questa politica che è quella che noi civici e noi forze del centrodestra amiamo di più.
Anni di campagne elettorali con gli eventi on line alternati a quelli in presenza a numeri misurati per le distanze e adesso finalmente il contatto, il confronto occhi negli occhi con le persone. E noi questa campagna l’abbiamo fatta così come siamo, gente semplice che parla con gente semplice, amministratori che discutono di cose concrete per approfondire le cose che abbiamo fatto o avviato o progettato per rilanciare Vicenza dopo 10 anni di immobilismo, e per farla ripartire dalla crisi creata prima dal covid e poi dalla guerra, dall’energia e dall’inflazione.
Non è poco quello che abbiamo deciso di fare e programmato per i prossimi 5 anni.
Scelte che naturalmente non facciamo inventando numeri e promesse da marinai.
Noi quello che abbiamo fatto è soprattutto quello che abbiamo inserito nel nostro programma, che è un progetto di 10 anni. Lo abbiamo studiato, definito e finanziato. Perché siamo vicentini, gente che lavora e che dice le cose come stanno.
Poi facciamo errori come tutti ma non facciamo promesse senza certezze. In questa campagna abbiamo fatto tanti piccoli incontri, nei quartieri, spesso richiesti dai vicentini in gruppi di persone che vogliono entrare nel merito delle questioni e non sentire il comizio, come si fa in una comunità che ama il proprio territorio.
Abbiamo avuto anche un grande sostegno dai partiti oltre che l’energia diffusa del civismo che nel 2018, come oggi, è stato decisivo per il tipo di progetto che abbiamo costruito come centrodestra e per la campagna che ne è nata.
Con i partiti abbiamo condiviso tutto e con loro abbiamo anche organizzato gli incontri che per me e per i vicentini sono di lavoro per Vicenza.
Quelli con parlamentari, consiglieri regionali, assessori regionali con il presidente Zaia, con il Ministro Bernini, che è venuta per la nostra università, con il ministro Urso che è venuto per condividere cosa si sta facendo per favorire le nostre aziende che esportano e per portare a Vicenza uno dei licei del made in Italy del nostro paese. E poi il ministro Salvini, che ci ha portato buone notizie sia sui fondi aumentati di 500 milioni per la TAV, sia per la tangenziale dell’Albera.
E ancora, il ministro Giorgetti, per parlare della situazione del nostro PNRR e condividere anche le prossime opportunità del governo per Vicenza.
Ed è stato incoraggiante sentir dire al ministro che se tutti i comuni capoluogo fossero virtuosi come noi per il PNRR la situazione italiana sarebbe migliore. Del resto lo avevano scritto anche il giornale di Confindustria, il Sole24 Ore, e i dati del portale del ministero. Ma è sempre utile avere più fonti, visto che dalla parte opposta alla nostra c’è chi ama così poco Vicenza che ne parla solo male e che insultano anche giornali e ricerche scientifiche solo perché dicono che Vicenza è risalita dal profondo delle classifiche in cui per sviluppo dell’inquinamento e sicurezza l’aveva portata il Pd di Possamai e Variati per 10 anni.
E la serata di ieri è stata una piccola sintesi di tutto questo, con tanti amici come il presidente Zaia che per la seconda volta è venuto in poche settimane qui per rafforzare l’alleanza tra Comune e Regione che è stata decisiva in questi anni e lo sarà ancora di più nei prossimi 5. E con lui il segretario della Camera dei Deputati Giovanni Donzelli, il presidente dell’UDC Antonio De Poli, il Coordinatore veneto di Forza Italia, Flavio Tosi, quello di Fratelli d’Italia Luca De Carlo. Tutte persone che nel loro ruolo istituzionale sono venute a lavorare per Vicenza e non fare passerelle o a dare lezioni.
Insomma, sono orgoglioso di questa campagna sana, positiva e costruttiva. Una campagna che non ha fatto perdere tempo con chiacchiere ai vicentini, ma che come Vicenza ha lavorato ogni giorno per loro.
E allora cosa resta da dire?
Grazie naturalmente a tutti i candidati, le liste e i partiti e soprattutto a tutte alle migliaia di cittadini che ci hanno scritto, che abbiamo incontrato, che si sono entusiasmati e a quelli che si sono arrabbiati, e grazie anche a tutti quelli che hanno organizzato confronti costruttivi tra i candidati perché dimostrano amore per la città.
Resta un invito al voto. Il più elementare. Domenica e lunedì 14 e 15 maggio la scelta è semplicissima. Tra chi ha guidato la città fuori dalla crisi della pandemia ed economica in questi 5 anni ed ha avviato una ripartenza, soprattutto dopo 10 anni di immobilismo del Pd fino al 2018.
Tra chi adesso potrà gestire 100 milioni di euro di cambiamenti già finanziati per la nostra città e con alleati il governo e la regione, oltre a tantissime amministrazioni del nostro territorio, tutti uniti da una sintonia politica e amministrativa.
Oppure scegliere chi vuole far tornare indietro Vicenza ai 10 anni in cui guidava la maggioranza ed è stato corresponsabile degli errori degli immobilismi e soprattutto del tanto non fatto e lasciato andare a Vicenza, tra ambiente, insicurezza e anche una certa avversità alle professioni e ai commercianti, che in questa campagna qualcuno che lo sostiene ha anche esplicitato. Insomma domenica e lunedì il voto pesa più che mai ed ogni vicentino che vuole bene alla sua città può essere davvero autore di un grande risultato. Il vento che soffia in città, pioggia a parte, dice che serve solidità e slancio verso il futuro e che possiamo di nuovo ancora esserne protagonisti insieme. Andiamo a votare fino alle 15 di lunedì 15 e rendiamo questo vento la realtà dei prossimi 5 anni.”