4 Maggio 2023 - 15.54

Elezioni Vicenza – Rucco : “Vicenza Capitale della cultura: Possamai non rispetta la città e nemmeno Bergamo e Brescia”

Vicenza Capitale della cultura è una cosa seria e non un volantino elettoraleEd è ancora più serio il rispetto del dolore di Bergamo e di Brescia. Il candidato del PD manca di rispetto a Vicenza e anche alle due città capitale della cultura 2023.” Il Sindaco Francesco Rucco, candidato del centrodestra civico per il 2023/2028, interviene in difesa di Vicenza e delle due città che sono Capitale della Cultura quest’anno.

Vicenza. 4 maggio 2023 – “Vicenza Capitale della cultura è una cosa seria e non un volantino elettorale. Ed è ancora più serio il rispetto del dolore di Bergamo e di Brescia. Il candidato del PD manca di rispetto a Vicenza e anche alle due città capitale della cultura 2023.” Il Sindaco Francesco Rucco, candidato del centrodestra civico per il 2023/2028, interviene in difesa di Vicenza e delle due città che sono Capitale della Cultura quest’anno. “La sfida per Vicenza Capitale della Cultura 2024 è stata, come sempre succede, una grande avventura corale che ha visto impegnate tante energie della nostra città che hanno collaborato nel puro interesse di Vicenza e dei Vicentini a costruire un progetto così bello da arrivare a giocarsi la scelta finale con Pesaro. Un progetto che è stato così attraente da generare Vicenza Comunque Capitale, che significano le azioni e le risorse economiche sia del Comune che di altri enti e soggetti, attraverso i quali abbiamo realizzato ad esempio la Grande Mostra sull’Egitto e il bando per gli operatori culturali. La dimostrazione che Vicenza, e sottolineo Vicenza e non solo la Giunta Rucco, hanno fatto una grande impresa e che il lavoro era talmente straordinario da diventare realtà e trovare le risorse per concretizzarsi a prescindere dalla scelta finale. So che è difficile capirlo per chi vede l’amministrazione di Vicenza come il fantacalcio dove ogni cosa deve essere usata per conquistare qualche virgola di consenso elettorale, ma per fortuna dei vicentini invece Vicenza Capitale della Cultura è stato un grande lavoro di squadra della città e il risultato che oggi si trasforma in opportunità per la città e per lo sviluppo economico e lavorativo di tanti vicentini è il vero Capitale per il quale vanno ringraziati tutti i vicentini che ci hanno lavorato. Questa sera leggo che invece anche questo patrimonio viene messo sul banco delle offerte speciali da propaganda elettorale / fantacalcio dal candidato del PD, mancando di rispetto a tutta Vicenza e ai cittadini che hanno lavorato con noi a quella sfida e che oggi stanno realizzandone il progetto e coltivandone i benefici per tutti. Ma sarebbe anche la cosa meno grave. Perchè la più grave di tutte che fa il candidato del PD è di mancare di rispetto al dolore che hanno vissuto Bergamo e Brescia soprattutto nel terribile 2020 quando sono stati i territori italiani più colpiti dalla pandemiae che quindi oltre al dramma umano hanno vissuto quello sociale ed economico conseguente. E io lo ricordo bene come tutti i vicentini perché ero qui quando anche noi, come altre città, abbiamo accolto una parte delle vittime decedute che arrivavano da quei territori in una grande operazione di solidarietà di tanti comuni verso Bergamo e Brescia. E ricordo altrettanto bene quando è stata comunicata dal Governo nel 2021 la legge di conversione che estese al 2021 il titolo di Capitale della Cultura 2020 di Parma e conferì il titolo a Bergamo-Brescia per il 2023 con questa ragione. “Per l’anno 2023, il titolo di “Capitale italiana della cultura”, in via straordinaria, è conferito alle città di Bergamo e di Brescia, al fine di promuovere il rilancio socio-economico e culturale dell’area sovraprovinciale maggiormente colpita dall’emergenza epidemiologica da COVID-19. A tal fine, le città di Bergamo e di Brescia presentano al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, entro il 31 gennaio 2022, un progetto unitario di iniziative finalizzato a incrementare la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale.” Tutta Italia, a cominciare da Vicenza, stretta intorno a queste due fortissime città, ai loro cittadini e ai loro sindaci, applaudì a questa scelta fatta con il cuore dal Governo. Oggi vediamo invece sfruttata questa scelta in modo disumano e privo di qualsiasi sensibilità da parte di un candidato sindaco del PD che, invitando i due sindaci di Bergamo e Brescia in una serata elettorale, trasforma quella scelta compiuta dal Governo con una precisa motivazione legata all’emergenza pandemica in tutt’altro. Parla di Sindaci “che hanno fatto squadra per far diventare le loro città capitali italiane della cultura”. E dice “quale occasione migliore per gettare le basi per una ricandidatura di Vicenza, questa volta per farcela davvero?”. Ma si rende conto dell’enormità della disumanità di quello che dice? Trasforma una scelta del Governo di rispetto verso il dolore che hanno sofferto quelle città in un volantino elettorale che finge di ignorare le ragioni assolutamente condivise da tutti di quella scelta e ne fa una lezione comparativa con Vicenza. Ho visto di tutto in politica ma arrivare ad un punto così basso di rispetto umano dei cittadini di Bergamo e Brescia mi sembrava impossibile vederlo. Il candidato del PD riesce ad arrivarci. Il massimo che a questo punto posso fare a nome di tutta la città di Vicenza è chiedere scusa a tutti i cittadini di Bergamo e Brescia per il fatto che un candidato vicentino abbia offeso a fini elettorali loro e la scelta del Governo che ne ha fatto le due capitali della cultura 2023. Garantisco che Vicenza è una città sensibile e solidale.”

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