12 Luglio 2019 - 14.59

Escono per un giro in bicicletta ma si trovano un pitone in mezzo alla strada

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Sta creando non poco allarmismo l’avvistamento di un pitone reale avvenuto lunedì scorso nel piccolo paese di Fumane in Valpolicella, provincia di Verona.

Raffaele Stara e Morena Baciali, una coppia del posto, stavano percorrendo con le loro biciclette la strada dei Progni che dal paese porta alla frazione di Molina quando all’improvviso hanno avvistato qualcosa sulla carreggiata: “Ero convinto fosse un pezzo di legno – ha spiegato Raffaele al quotidiano Il Dolomiti – ma poi si è mosso”.

Ad un secondo sguardo i due hanno capito subito che si trattava di un serpente, osservando poi con più attenzione si sono accorti anche che non si trattava di una specie autoctona. 

“Abbiamo chiamato subito i pompieri che ci hanno girato il numero di un rettilario locale – spiegano i due – il proprietario ci ha spiegato che era meglio non toccare l’animale e di avvisare subito le forze dell’ordine”. Poco dopo il serpente, probabilmente spaventato dalle auto, si è infilato in una siepe facendo perdere le sue tracce.

La coppia è riuscita a contattare il corpo forestale solo il giorno seguente, le ricerche sono così iniziate con un giorno di ritardo. Al momento senza risultato dal momento che il pitone non si trova più da nessuna parte.

“Si tratta di un Pitone reale – ha spiegato sempre al quotidiano trentino Karol Tabarelli de Fatis, assistente tecnico del Muse – una specie ampiamente allevata in terraristica, per la sua bellezza, ma anche per il suo carattere docile e per il fatto che resta contenuto nelle dimensioni, superando difficilmente i 130 cm di lunghezza”.

Il Pitone reale è una specie inclusa nell’Appendice II della Convenzione di Washington sul commercio delle specie a rischio di estinzione, comunemente nota come Cites: “Ciò significa – continua Tabarelli de Fatis – che quando acquistiamo, prendiamo in adozione o in regalo un esemplare di questa specie, assieme allo stesso dobbiamo richiedere opportuna documentazione cartacea che ne certifichi la regolarità”.

Sempre secondo l’esperto se l’esemplare non sarà ritrovato con ogni probabilità non riuscirà a sopravvivere in natura.

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