Estremismi nel mondo: in Afghanistan vietata ai media la pubblicazione di esseri viventi
Lunedì 14 ottobre, il governo talebano in Afghanistan ha annunciato l’intenzione di vietare le immagini di esseri viventi nei media, sostenendo che violano la legge islamica. “La legge sarà applicata gradualmente in tutto il Paese”, ha dichiarato Saiful Islam Khyber, portavoce del Ministero per la Propagazione della Virtù e la Prevenzione del Vizio (PVPV).
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Quest’estate, i talebani hanno introdotto una legge di 35 articoli per promuovere la virtù e prevenire il vizio, in linea con la Sharia, la legge islamica in vigore dal loro ritorno al potere nel 2021. Il ministero ha sottolineato che l’approccio sarà non coercitivo, cercando di convincere la popolazione a conformarsi.
La legge vieta la pubblicazione di “contenuti ostili alla sharia” o che “umiliano i musulmani”. Tuttavia, diverse parti di questa normativa non sono ancora state pienamente applicate, e le autorità continuano a pubblicare regolarmente fotografie di persone sui social media.
Attualmente, l’attuazione delle nuove misure è in corso in alcune province come Kandahar, Helmand e Takhar. I giornalisti di Kandahar, per ora, non hanno ricevuto ordini ufficiali né sono stati arrestati per aver scattato foto o girato video. In altre province, come Ghazni e Wardak, i giornalisti sono stati convocati dal PVPV e invitati a limitare progressivamente l’uso di immagini di esseri viventi.
Un simile divieto era stato imposto durante il precedente governo talebano tra il 1996 e il 2001, ma non era stato reintrodotto a livello nazionale dal 2021. Da allora, il numero di operatori dei media in Afghanistan è drasticamente calato, con molte testate chiuse e il Paese scivolato al 178° posto nella classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.