ETRA – Aumenta gli investimenti sul territorio, quota pro capite doppia rispetto alla media italiana
È imponente la somma destinata agli investimenti per il suo territorio da parte di Etra, la multiutility che offre il servizio idrico integrato e rifiuti a 69 Comuni tra le province di Padova, Vicenza e Treviso.
Con il recente aggiornamento del Budget, approvato dal Consiglio di Gestione lo scorso 17 maggio, si prevede la realizzazione a bilancio di 82 milioni 442 mila euro di investimenti per il 2022 (flusso lordo), ben 22 milioni in più rispetto al consuntivo del 2021. Si raggiunge pertanto quota 90 euro di investimento pro capite nel servizio idrico integrato da parte di Etra. Un dato estremamente positivo se si confronta con la media italiana dei gestori, ferma a 50,8 euro (fonte: Blue Book).
«Nella revisione di bilancio abbiamo dovuto “fare i conti” innanzitutto con la variabile, indotta dalla situazione contingente, dell’aumento generalizzato dei prezzi. Il risultato positivo raggiunto ci fa proseguire con sempre maggiore determinazione nella politica di investimenti che sta segnando il passo dell’attuale governance – spiega il presidente di Etra, Flavio Frasson –. Immediata la ricaduta sulla qualità dei servizi offerti ai nostri cittadini utenti: acqua potabile di qualità, reti sempre più efficienti e capillari, impianti di depurazione sempre più performanti, ma anche un servizio di raccolta e smaltimento rifiuti tra i migliori in Italia, con impianti che trattano le diverse frazioni di materiali raccolti in loco e sistemi che rispondono alle diverse esigenze delle realtà territoriali, con risultati di rifiuti riciclati pari al 74,2%, ben al di sopra la media italiana (63% nel 2020) e che ci permettono di guardare con ottimismo agli obiettivi fissati dalla Regione: l’84% di differenziata entro il 2030».
In particolare, nel 2022, 53 milioni di euro sono destinati al servizio idrico integrato (+ 5.786.000 rispetto al 2021) per lavori sulla rete acquedotto e fognatura, le centrali, la depurazione, i sollevamenti della fognatura e la struttura. Più che raddoppiati gli investimenti per il servizio ambientale, passati dai 12.716.000 del 2021 ai 28.885.000 del 2022. In questo caso si investirà sugli impianti (quasi 11 milioni), sulla raccolta, sui mezzi, sugli ecocentri e sulla struttura.
L’impulso agli investimenti è frutto anche di una nuova politica di reperimento di risorse da parte della nuova governance, insediata nell’autunno 2021, che non si limita all’utilizzo dei proventi delle bollette. Nello scorso mese di marzo sono state, infatti, presentate nei tempi previsti 20 schede PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: proposte che, se approvate, porteranno ad investimenti per oltre 46 milioni di euro per il settore ambiente, frutto di un intenso lavoro da parte degli uffici della multiutility che ha permesso di rispondere nei tempi alle stringenti regole dei bandi. Per quanto riguarda il settore idrico, il progetto presentato nell’ambito del PNRR sulla “Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti”, denominato Brenta M2C4 – I4.2., ha un valore complessivo di circa 43 milioni di euro e si pone come obiettivo la riduzione di perdite in 5 anni che consentiranno di risparmiare oltre 12 milioni di metri cubi di acqua., interessando 3700km di condutture su 5400km totali in capo alla multiutility.
Etra ha, inoltre, aderito all’Operazione Viveracqua Hydrobond 4, che permetterà di sostenere finanziariamente gli ingenti investimenti nel settore idrico. Si tratta di un’emissione obbligazionaria che vede come promotori congiuntamente sei gestori idrici pubblici del Veneto consorziati in Viveracqua e che per Etra consiste in un valore di 55 milioni di euro. Un’operazione che non produce nuovo debito, peraltro a livelli poco significativi in relazione all’entità della multiutility, ma consente di consolidare a lungo termine (20 anni) il debito a breve maturato nel corso del 2021 per gli importanti investimenti nel servizio idrico già effettuati.