Falso e abuso d’ufficio, indagato Cegalin sindaco di Monteviale
Il sindaco di Monteviale Claudio Cegalin è indagato dalla Procura di Vicenza, assieme al segretario comunale Renato Graziani, con l’ipotesi di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, in relazione all’accordo, sottoscritto dal Comune per lo schema di transazione con il gruppo alpini di Monteviale.
Documento portato al voto del Consiglio dal sindaco Cegalin, che fin dalla seduta di insediamento aveva dichiarato che il suo primo obiettivo sarebbe stato la “restituzione della baita agli alpini” nonché la chiusura delle procedure per il recupero del denaro speso dal Comune per difendersi dalle cause intentate, e perse dal gruppo Alpini. Una questione legale che andava avanti dal 2017 e che aveva visto gli Alpini intentare sette procedimenti giudiziari, a vario titolo, contro il Comune, rivendicando una sorta di ‘proprietà’ della cosiddetta baita alpina, per l’utilizzo della quale non era mai stato sottoscritto un atto di comodato tra le penne nere e il Comune, proprietario dell’immobile. Vicenda che era stata al centro del dibattito della campagna elettorale dell’ottobre del 2021, che ha poi portato all’elezione di Cegalin.
L’accordo, approvato nel febbraio del 2022, parere negativo del responsabile dell’Area Amministrativa, del Revisore dei Conti e dell’ avv. Manuela Ventura, che aveva assistito il Comune, fino a quel momento, in tutti i procedimenti vinti dall’Amministrazione, nonché con il voto contrario della Minoranza, che nel corso della seduta aveva animatamente sollevato dubbi di legittimità sul contenuto e la forma dell’atto.
Secondo la Procura, la transazione, così come formulata, avrebbe provocato un ingiusto vantaggio al gruppo alpini, perché ‘manifestamente deteriore per l’Ente pubblico’. Inoltre, sindaco e segretario avrebbero rilasciato false attestazioni per sostenere la validità dell’atto. La procura avrebbe anche acquisito le chat fra il sindaco e giunta e altre persone, per verificare la sussistenza dell’ipotesi di scambio elettorale