10 Ottobre 2022 - 9.50

FESTIVAL AGRICOLTURA: La goccia che ha fatto traboccare il vaso

Si è conclusa sabato 8 ottobre, con un convegno di Arav, l’ottava edizione del Festival
dell’Agricoltura di Bressanvido. La risorsa idrica, tema dell’anno, si è prestata per
numerosi approfondimenti attirando persone e smuovendo coscienze
Nove giorni, diciannove eventi, quindici realtà coinvolte, sessantatré tra relatori e autorità
che si sono succeduti sul palco, due nomi di punta, sei dirette streaming con oltre 2000
persone collegate, più di un migliaio tra il pubblico, in presenza: questi alcuni dei numeri
del Festival dell’Agricoltura di Bressanvido, edizione numero otto.
A Villa Pagiusco, sede delle numerose occasioni di festa di inizio autunno (tra Festa della
Transumanza, Festival dell’Agricoltura, Festa di Latterie Vicentine, eventi Pro Loco e
Consulta giovani Bressanvido), si è discusso, in questo 2022, di un tema quanto mai
attuale e quanto mai drammatico: l’acqua. E lo si è fatto a partire dal titolo-provocazione
della rassegna “Agroecologia: è tempo di smuovere le acque”, scelto dal Comitato
Tecnico Scientifico che da otto anni si spende per tenere viva l’attenzione su tematiche
urgenti.
Dal cambiamento climatico all’economia circolare dell’acqua, dalle trasformazioni irrigue
all’utilizzo consapevole della risorsa idrica, dalla salvaguardia delle Risorgive al focus sul
goal 6 dell’Agenda 2030 dell’ONU (Garantire a tutti la disponibilità e la gestione
sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie), dai problemi emergenti in
condizioni di criticità all’agricoltura conservativa e l’agroforestazione, dalla cura di “Sora
nostra Madre Terra” ai risultati del progetto europeo Life Beware, dalle Acque in
Terraferma alla stalla 4.0: sono state molteplici le declinazioni del tema acqua, a
dimostrazione della sua vastità, eterogeneità e importanza.
Sul palco, oltre ai numerosi amministratori locali e regionali, molte realtà scientifiche,
culturali e sociali, quali Biblioteca La Vigna, Coldiretti Vicenza, Confartigianato Imprese
Vicenza, ANBI Veneto, Veneto Agricoltura, Consorzio di Bonifica Brenta, Ordine dei
Dottori Agronomi e Forestali Vicenza, Comitato Risorgive di Bressanvido, Istituto Agrario
Parolini di Bassano del Grappa, Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di
Vicenza, Associazione Biologi del Veneto, Aps Suolo Vivente, Slow Food Vicenza,
Associazione Regionale Allevatori del Veneto.
«Esprimo grande soddisfazione per questa edizione del Festival dell’Agricoltura – afferma
il Sindaco di Bressanvido, Luca Franzè -. Sono giorni di scienza, conoscenza, cultura,
di interesse sia per gli addetti ai lavori che per il pubblico tutto. La formula vincente di
questa rassegna è che si incontra con i giorni di festa della Transumanza e con il fine
settimana di iniziative proposte da Latterie Vicentine, attirando persone e percorrendo la
strada di una divulgazione di grande spessore».
Ospiti d’eccezione del ricco palinsesto del Festival dell’Agricoltura l’influencer trevigiano
Canal – Il Canal (Nicola Canal), uno dei volti social più seguiti di tutto il Veneto, che
1
venerdì 30 settembre, in un pomeriggio di pioggia, ha fatto visita alle risorgive di
Bressanvido per poi divulgare l’identità e la particolarità delle stesse attraverso i suoi
canali. «La pioggia di questi giorni non solo è una benedizione dopo mesi di siccità, ma è
perfettamente in linea con il tema principale del festival dell’agricoltura, l’acqua» ha
riportato il Canal con fare irriverente, ironico, ma intelligente (come è nel suo stile) nelle
storie su Instagram. Tra una curiosità e l’altra, il Canal e Francesca, ai più conosciuta
come la “monager”, hanno raccontato ai follower le Risorgive di Bressanvido,
caratteristica peculiare della zona, per poi terminare la visita con un passaggio alla festa
organizzata in corte degli ulivi, a Villa Pagiusco, dalla Consulta giovani di Bressanvido.
È stato lo stesso Canal ad anticipare il secondo nome di punta del calendario del festival
dell’Agricoltura sui suoi canali: il biologo e scienziato Sammy Basso, sul palco della
rassegna lunedì 3 ottobre, alle 20.30, per un dialogo con la giornalista Margherita Grotto e
i presenti. Progeria, cura della Terra, ricerca scientifica, fede sono tra le tematiche emerse
in un confronto dall’alto impatto emotivo.
«Abbiamo fatto, come società, quello che abbiamo voluto fino ad ora. Ci saranno
conseguenze, ci torneranno indietro le azioni fatte, non possiamo evitarlo, ma possiamo
agire affinché tutto questo non sia motivo di totale distruzione – sono alcuni commenti di
Sammy Basso -. Da scienziato riconosco che i cicli ambientali ci sono sempre stati, nulla
di nuovo. Il punto è “fino a dove vogliamo arrivare?” Possiamo inquinare quanto
vogliamo, siamo liberi di farlo, ma poi dobbiamo pagarne il prezzo. A mio avviso è meglio
fare tutto il possibile per cercare di darci un limite, perché più andiamo avanti e più
diventerà esponenziale quello che ora ci sembra un nonnulla. Si pensi che un virus, e
neanche dei più forti, ci ha messo in ginocchio. Se arriviamo ad affrontare delle situazioni
ancora più gravi, che fine farà la nostra civiltà? Meglio farla durare. Dobbiamo proteggerlo
questo mondo. Dobbiamo ricominciare a vedere il Pianeta che abitiamo come una Madre,
come un Padre, e noi indissolubilmente legati ad esso, perché senza la natura non
potremmo vivere. Un cambiamento ci deve essere, un passo deve essere fatto da tutti,
sia nella quotidianità che a livello governativo. Quando ci ridimensioneremo un po’ e ci
ricorderemo che siamo uno “schittino” di mosca nella vastità del tutto, forse
riusciremo a fare qualcosa di concreto per il Pianeta».
Con l’occasione, il primo cittadino di Bressanvido, Franzè, ha lanciato pubblicamente a
Sammy Basso un invito: “l’anno prossimo ti vogliamo alla Transumanza”. “Te preparo
la bagoína (bastoncino di canna con il manico curvo, da passeggio, ndr) e te vien con
no’antri” (e vieni con noi, ndr) ha aggiunto il “patron” della festa della Transumanza,
nonché “padrone di casa” Marino Pagiusco.
La presenza di Sammy Basso nel palinsesto del Festival ha dato l’opportunità di
raccogliere più di 900 euro che saranno totalmente devoluti all’Associazione Italiana
Progeria Sammy Basso Onlus, realtà nata per far conoscere in modo più diffuso
questa malattia rarissima, la Progeria – altrimenti conosciuta come “Sindrome da
invecchiamento precoce” – di cui Sammy è affetto.

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