18 Novembre 2019 - 9.47

Fidas Vicenza in allarme: “Calano le donazioni di sangue”

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Le donazioni di sangue messe a dura prova. “La fiscalità con cui vengono applicate le sospensioni causate da viaggi, previste dagli ultimi decreti attuativi e le carenze del personale medico trasfusionista sono le principali ragioni alla base della contrazione delle donazioni registrata nell’anno in corso, che segna un -3,27 per cento, corrispondente a 733 donazioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2018”. Con queste parole questa mattina il presidente provinciale dei Fidas Vicenza, Mariano Morbin, è intervenuto all’assemblea provinciale svoltasi al Teatro parrocchiale di Quinto Vicentino.

“Il lavoro dei Gruppi, attraverso la chiamata/prenotazione è assiduo – evidenzia il presidente Morbin – ma le problematiche che ruotano attorno al Dipartimento di medicina trasfusionale, nonostante l’assoluta disponibilità al dialogo del direttore generale dell’Ulss 8 Berica, Giovanni Pavesi, sono molteplici e ad oggi irrisolte. Oltre ai soliti motivi per i quali le donazioni non solo non aumentano, ma diminuiscono, in particolare a causa di viaggi all’estero, per la fiscalità con cui vengono applicati gli ultimi decreti attuativi, che portano a sospensioni anche definitive dei donatori e la carenza di personale medico trasfusionista. Inoltre, la facilità con cui vengono spesso scartati i donatori per problemi venosi non è mai stata precedentemente riscontrata”.

Una situazione severa, dunque, che ha portato ad un calo di donazioni che non lascia indifferenti i dirigenti di Fidas Vicenza, corsi ai ripari anche con l’introduzione di un’innovativa App, che, dalla sua recente attivazione, ha già registrato oltre duemila donatori che la utilizzano regolarmente.

Nel corso dell’assemblea provinciale sono state approvate le modifiche statutarie previste dal decreto legislativo 117/2017 ed è stato affrontato il tema del rinnovo delle cariche associative. “Il 7 giugno 2020, con il Congresso provinciale, verranno rinnovate le cariche associative. Il percorso, però, è già iniziato – aggiunge il presidente Morbin – ed entro il 31 gennaio 2020 tutti i Gruppi dovranno aver rinnovato i propri organi elettivi, per poi poter rinnovare gli organismi di Zona entro il 31 marzo 2020 e concludere il percorso con il livello provinciale, appunto, il 7 giugno 2020. L’auspicio è che il grande lavoro fatto nei nostri 60 anni di vita associativa, e che ha portato alla costituzione di ben 79 Gruppi, non venga meno, con il ridimensionamento della capillare presenza nel territorio per indisponibilità di responsabili associativi. Siamo comunque fiduciosi e solleciteremo anche gli amministratori locali in questo percorso di rinnovamento per il territorio”.

Fidas Vicenza sta lavorando su più fronti, per contrastare la flessione di donazioni. “Da tempo stiamo analizzando i dati nel territorio e pianificando le opportune contromisure – sottolinea il presidente Morbin – auspicando che le stesse si possano rivelare efficaci. In particolare, abbiamo compreso che è necessario intercettare i donatori sul territorio, prevedendo uscite periodiche domenicali con il supporto del personale sanitario. Accanto a questa esigenza, stiamo anche lavorando con alcune comunità di stranieri particolarmente sensibili al dono del sangue, radicate nel territorio vicentino e, in molti casi, estremamente collaborative”.

La formazione resta uno dei cavalli di battaglia. A dimostrarlo è l’importante attività messa a segno, anche nell’ultimo anno, dal Progetto Scuole, nonché dal Coordinamento Giovani, sempre attivo con gazebo informativi e con la partecipazione ad eventi nel territorio.

“Nell’anno scolastico 2018-2019 – spiega Luca Passuello, coordinatore del Progetto Scuole di Fidas Vicenza – abbiamo intercettato oltre cinquemila studenti degli istituti superiori di Vicenza, Asiago, Bassano del Grappa, Lonigo, Noventa Vicentina, Thiene e Val Chiampo e sono state raccolte 200 promesse di donazione. Nel periodo 2013/2018 sono abbiamo coinvolto nella formazione/informazione oltre 27mila giovani e raccolto quasi 1500 promesse di donazione”.

Nell’anno del sessantesimo di fondazione di Fidas Vicenza, i delegati all’assemblea rinnovano il proprio impegno di volontariato. Al contempo, però, la Presidenza lancia un forte appello ai tanti vicentini generosi e di buona volontà. “La nostra Associazione è aperta ed accoglie con entusiasmo i nuovi volontari, non soltanto i donatori. Abbiamo un gran bisogno – conclude il presidente Morbin – di persone che abbiano voglia di mettersi in gioco e misurarsi con un’esperienza di volontariato importante ed arricchente. Attendiamo fiduciosi, dunque, delle candidature, perché la famiglia di Fidas Vicenza è pronta a formare nuovi volontari, di cui ha estremo bisogno”.

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