Finco (Lega) contro l’Anpi: “L’Ucraina non è uno Stato filo-nazista” e presenta una risoluzione in Consiglio
“È davvero difficile comprendere i motivi delle tante ritrosie e delle mille timidezze espresse in questi giorni da una parte dei vertici nazionali dell’ANPI, quando si parla della crisi in Ucraina. Forse è il caso di far suonare la sveglia e destare dal torpore, in particolare, il Presidente dell’ANPI con una pronuncia del Consiglio regionale del Veneto che potrà esprimere, votando una Risoluzione di cui sono primo firmatario, la piena solidarietà al popolo ucraino, in guerra dal 20 febbraio e che sta opponendo strenua resistenza a difesa del proprio territorio e dei propri confini, e la condanna rispetto alle sue dichiarazioni, che associano il governo dell’Ucraina a un governo filo-nazista”. Così il Vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Finco dell’Intergruppo Lega-LV, che ricorda: “Gli antefatti sono noti e risalgono al 2014, perché già allora il futuro Presidente dell’ANPI aveva addebitato a Kiev l’abbattimento del volo malese MH17 diretto a Kuala Lumpur, in seguito riconosciuto come attentato compiuto dalle forze secessioniste russe. Ma considerazioni analoghe erano state espresse ai tempi della guerra civile nel Donbass e da ultimo nei giorni scorsi, a proposito dei fatti di Bucha, in reazione ai quali il successivo comunicato di ANPI è apparso debole e poco incisivo, incentrato sulla richiesta di una commissione indipendente formata da paesi neutrali, insinuando il dubbio sulla veridicità delle sofferenze patite dal popolo ucraino”.
“Le flebili repliche – continua Finco – non hanno comunque impedito al Presidente dell’ANPI di Torino e della Comunità Ebraica di Roma di esprimere le proprie perplessità con toni fortemente critici rispetto alle parole sbiadite del Presidente dell’ANPI, un’Associazione, vale la pena di ricordarlo, che è l’espressione della resistenza nel periodo fascista il cui vertice nazionale, tuttavia, non cela evidenti riserve nella difesa e nel sostegno alla resistenza del popolo ucraino e quindi alla sua integrità territoriale”.
“La Risoluzione che illustrerò al Consiglio – conclude Finco – servirà in ogni caso non solo a stigmatizzare il tenore di quelle dichiarazioni, a dir poco infelici, ma soprattutto a esprimere in maniera ancora più vigorosa, se possibile, il sostegno dell’aula al popolo ucraino. Di seguito, invieremo la Risoluzione alla sede centrale dell’ANPI, a Roma, nella speranza che finalmente il vertice colga il senso di ciò che sta accadendo a poca distanza dai nostri confini”.