Gelate, nel Vicentino perdite fino all’80% per ciliegie, pesche e kiwi (FOTO)
Comincia la conta dei danni per le gelate dei giorni scorsi nel territorio veneto, con le temperature scese in certe zone fino a meno 8 che non hanno lasciato scampo a tanti alberi da frutta in piena fioritura. A farne le spese sono ciliegie, mele, kiwi, albicocche, pere e pesche.
“Gelate ce ne sono state ancora, ma questa è davvero anomala non solo per l’intensità, ma anche per la durata – spiega Massimo Cichellero, direttore di Confagricoltura Vicenza -. Troppe ore con temperature bassissime hanno compromesso non solo i frutteti, ma anche le orticole. Per le ciliegie abbiamo perdite medie del 70-80 per cento, così come per le albicocche. Le pesche non erano ancora in piena fioritura, quindi e perdite potrebbero essere inferiori. Dei meli sono state colpite le varietà precoci. È ancora presto per capire l’entità del danno, ma un 40 per cento lo mettiamo in conto. Anche per quanto riguarda le orticole e per la frutta sotto serra tutto quello che era già stato trapiantato è tutto rovinato: meloni, angurie, zucchine, zucche, cipolle e patate. In questo caso stimiamo danni dal 30 al 50 per cento”.
A salvarsi di più è stato chi aveva azionato gli impianti antibrina, e magari aveva in aggiunta i teloni di copertura antipioggia. In quel caso le perdite sono state più contenute, ma gli agricoltori che hanno questa tipologia di impianti sono una minima parte, perché sono molto costosi e coperti in minima parte dai sostegni pubblici. “In questi ultimi anni ci sono aziende che si sono specializzate nel settore frutticolo e che con calamità come queste si trovano in condizioni critiche dal punto di vista del via alla stagione, perché partono con una situazione fortemente compromessa”, sottolinea Anna Trettenero, presidente di Confagricoltura Vicenza. “Ci auguriamo che venga decretato lo stato di calamità naturale e che il fronte comune fatto dalle regioni del Nord Italia più colpite per quantificare il danno e chiedere i risarcimenti porti in tempi rapidi ad avere presto gli aiuti necessari, altrimenti tante aziende si troveranno in difficoltà”.
La richiesta di Confagricoltura è che vengano attivati con la massima urgenza gli strumenti previsti per le calamità naturali, che, però, potrebbero risultare insufficienti data la situazione eccezionale che si è verificata. Perciò le Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte, in base alla quantificazione dei danni, invieranno al ministero delle Politiche agricole una richiesta di fondi straordinaria per poter indennizzare gli operatori colpiti dalle gelate. E non va esclusa un’iniziativa in ambito europeo visto che le gelate hanno colpito altri Stati membri. Anche al di là delle Alpi, infatti, i danni sono stati ingenti.