Genitori attenzione: i vostri figli hanno un giorno preferito per i grandi capricci. Come affrontare le tempeste emotive. Lo studio
Tutti i genitori e i nonni si sono trovati almeno una volta nella vita di fronte a un grande capriccio da parte dei più piccoli. Queste crisi, caratterizzate da pianti e urla più o meno stridenti, spesso si verificano nei momenti meno opportuni: durante lo shopping, durante un viaggio in treno, o al parco. Alcuni ricercatori americani hanno studiato questo fenomeno e hanno scoperto che “è il venerdì che l’impulsività dei bambini aumenta di più” (Child Development). Ma perché proprio il venerdì?
Una combinazione di fattori spiega perché i bambini tendono a perdere più facilmente il controllo proprio in quel giorno. Innanzitutto, la stanchezza e lo stress accumulati durante la settimana. La ricerca mostra che i bambini si autoregolano per tutta la settimana, sopprimendo le loro emozioni quando sono a scuola o con le tate. Quando arriva il venerdì, la pressione si allenta.
Mégane, madre di due bambini di 3 e 7 anni, racconta che a casa “le cose possono andare storte alle sette del mattino, perché… il toast non è tagliato nel modo giusto”. Naturalmente, questa rabbia è irrazionale, ma per il bambino è un modo per affermare la propria presenza. Violette racconta che, quando è andata a prendere il suo piccolo all’asilo, “ha pianto per più di trenta minuti, aveva un grave esaurimento nervoso e non potevo nemmeno salire sul tram perché urlava tanto”. Il motivo della rabbia? Il piccolo voleva che fosse suo padre a prenderlo e non sua madre. Alexandra racconta un episodio ancora più estremo: “Erano le 10:30, c’erano ancora delle torte sul tavolo. Mi stavo preparando a metterle via perché non era più ora di mangiarle, e poi mia figlia, infuriata, è entrata in cucina, si è accovacciata… e ha defecato in mezzo alla stanza”.
Come affrontare la rabbia dei bambini? Per gli psicologi, queste crisi sono chiamate “tempeste emotive”. A differenza degli adulti, i bambini non riescono a regolare da soli le proprie emozioni e a volte si sentono sopraffatti, diventando irrazionali. Il traboccamento emotivo si manifesta con pianti, urla e oggetti che volano per la stanza. Allora, cosa fare quando i bambini attraversano questa tempesta? Gli psicologi consigliano una cosa: non fare nulla. Bisogna aspettare che passi, senza gridare o cedere alla rabbia. Anche se è difficile, è importante parlare con calma, con voce tranquilla. Una volta passata la crisi, è il momento del debriefing, per permettere al bambino di descrivere le sue emozioni e cercare di capire cosa è successo, così da evitare che lo schema si ripeta.
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