19 Novembre 2021 - 17.03

Giornate internazionali di? No grazie! (Da quella dello Squash a quella del cane in ufficio… è un delirio)

di Alessandro Cammarano

Una volta, fino a non molti anni fa “Buona giornata” significava esattamente “Buona giornata”: un augurio semplice, augurato con gentilezza sincera da alcuni, da altri invece come se si trattasse di niente più di un intercalare.

Da un po’ di tempo a questa parte la formula antica ed accettata si è andata colorando di aggiunte tali da fare alternativamente sorridere o rabbrividire. Perché? Perché da qualche anno a questa parte ogni giorno dell’anno è diventato la “giornata” di qualcuno o qualcosa.

È perfettamente comprensibile, e spesso anche giusto, che la cosiddetta opinione pubblica debba essere sensibilizzata riguardo ad argomenti che altrimenti passerebbero sotto silenzio, cosa che spesso sarebbe buona e giusta.

Alla “Giornata Internazionale della Donna” – sacrosanta ma troppo spesso ridotta a un rametto stinfio di mimosa e uno strip maschile in discoteca –, e al “Giorno della Memoria” – per il quale la partecipazione non sarà mai troppa – si affiancano “celebrazioni” assolutamente ridicole sulle quali vale comunque la pena di soffermarsi.

Il 17 marzo si celebra la “Giornata Mondiale del Sonno” – che per inciso è preceduta, il 27 febbraio, da quella della Lentezza. Pensieri disparati e anche un po’ disperati si affacciano alla mente, proponendo più di un interrogativo del tipo “ma ad un eventuale meeting i lenti saranno in grado di arrivare in orario?” o “chi dorme si sveglierà in tempo per festeggiare?”.

Per gli amanti di Enigmi Alieni – tra l’altro uno dei programmi più divertenti di sempre – esiste la “Giornata Internazionale degli UFO”; sarebbe davvero cortese informare gli abitanti di ZetaB200, subito a destra dopo la costellazione dei Gemelli, che il 2 luglio qualcuno sulla Terra stappa una bottiglia di spumante per brindare a loro, sperando che i festeggiati non posseggano il raggio della morte.

L’ultimo venerdì di giugno si fa festa con la “Giornata del cane in ufficio”; giustamente la data è studiata ad hoc perché se il cane si sfoga pisciando sulle zampe della scrivania del capo si ha tutto il fine settimane per fare i bagagli e fuggire – come Paperino – in Patagonia.

Niente male anche la “Giornata Internazionale della migrazione dei pesci” in cui vedo gruppi festaioli risalire controcorrente lo “scaranto” che scorre dietro casa loro o anche compiere atletiche nuotate tutti intruppati come un banco di acciughe cantabriche.

Il 18 ottobe, udite udite, è la “Giornata Mondiale dello Squash”, sport che si vede solo nei film americani – giocato da orrendi manager squali di Wall Street – o nei circoli fighètti (la “e” larga è d’obbligo) di Milano e dintorni. Roba per pochi, comunque.

La “Giornata contro la corruzione” è il 9 dicembre: alcuni, pare, vadano ad intonare canti irridenti fuori dagli uffici pubblici.

Personalmente ne vorrei altrettante di queste celebrazioni; mi piacerebbe una “Giornata del piede d’atleta” e sarei felice di una delle “Scapole alate”, senza dimenticare quella per i “Gourmet improvvisati” e quella del “Lombrico circasso”.

La più bella, comunque, è quella del 22 dicembre: la “Giornata internazionale dell’Orgasmo”. Per alcuni ogni giorno è il 22 dicembre, altri la festeggiano ad anni alterni, altri ancora non hanno nulla da solennizzare.

Io continuo a celebrare la Giornata dei Sogni, non si sa mai.

Alessandro Cammarano

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