25 Marzo 2025 - 15.23

Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini al Teatro Comunale di Vicenza con “La signora omicidi”

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Una coppia inossidabile, in scena e nella vita, sarà protagonista del prossimo appuntamento della Stagione di Prosa al Teatro Comunale di Vicenza; sono Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini con il loro nuovo spettacolo “La Signora Omicidi”, una commedia ricca di humour e di divertenti intrighi, un vivace adattamento teatrale del racconto di William Rose, regia di Guglielmo Ferro, che sarà in scena giovedì 27 e venerdì 28 marzo alle 20.45 in Sala Maggiore.

Lo spettacolo, una recente produzione Mente Comica, è ambientato in una Londra anni ’50, costruito su situazioni ambigue ed equivoci esilaranti che sfociano in una commedia brillante in cui emergono le straordinarie doti interpretative della storica coppia teatrale. L’adattamento per la scena, a cura di Mario Scaletta, oltre che dal celebre racconto di Rose, è ispirato all’omonimo film di Mackendrick del 1955; la storia è quella dell’improbabile incontro tra Louise Wilberforce, arzilla e svampita affittacamere e il misterioso Professor Marcus, presunto musicista, in realtà capobanda di un pericoloso gruppo di malviventi che Louise Wilberforce finirà per smascherare. Giuseppe Pambieri (ovviamente nei panni del Professor Marcus) e Paola Quattrini, nel ruolo della scaltra vecchietta, sono affiancati in scena da un ottimo cast composto da Mario Scaletta, Roberto D’Alessandro, Pietro Casella, Marco Todisco; le scene dello spettacolo sono di Fabiana Di Marco, i costumi di Graziella Pera.

Prima dello spettacolo avrà luogo come di consueto l’Incontro a teatro, giovedì 27 e venerdì 28 marzo alle 20.00 al Ridotto, condotto da Francesco Bettin, critico di teatro per la storica rivista “Sipario”, ideatoree anima della testata online Olimpia in scena – Lo spettacolo è di tutti. Il critico presenterà al pubblico lo spettacolo, una commedia noir costruita su un perfetto mix di umorismo, equivoci e situazioni esilaranti. Con “La Signora Omicidi”, il regista Guglielmo Ferro, non nuovo a trasporre per il teatro film brillanti di successo, porta infatti in scena uno spettacolo incalzante, leggero e godibilissimo, complice la drammaturgia di Mario Scaletta, strutturata su cambi rapidi e sequenze veloci.

La trama: una simpatica vedova, Lady Wilberforce, decide di affittare una stanza di casa sua. È sola, passa il tempo in modo sempre uguale, con i giorni che si susseguono identici gli uni agli altri. Per avere compagnia, si accontenta di un poliziotto di quartiere al quale chiede di far preparare alla madre, e senza troppi complimenti, una crostata. E poi telefona, quotidianamente da chissà quante settimane, all’agenzia per trovare un affittuario consono ai suoi desideri.

Ed ecco che il destino sembra correrle in aiuto: alla sua porta bussa un uomo distinto, dai modi gentili ed eleganti; è alto, slanciato malgrado l’età avanzata, lo sguardo affascinante. È un professore, così si presenta: si chiama Marcus.

All’anziana donna non sembra vero di non essere più sola. Tanto che non opporrà nessuna resistenza alla richiesta del Professor Marcus di ospitare, nella stanza da lui affittata, dei suoi amici con i quali deve fare delle prove per un concerto. Ma il giorno dopo, ecco presentarsi alla sua porta tre individui che tutto hanno tranne la parvenza di musicisti. E neanche il Professor Marcus è un musicista, come non lo sono i suoi amici: sono dei ladri che stanno mettendo a punto un furto di parecchie migliaia di sterline. E per riuscirci, la banda avrà bisogno anche dell’aiuto inconsapevole di Lady Wilberforce.

Ma nonostante il piano ben ideato, per una serie di coincidenze, Lady Wilberforce scoprirà la verità. Ai ladri non resta che ucciderla e scappare via col bottino. Ci riusciranno?

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