Gli studenti di design visitano in anteprima il cantieri della futura sede
Una ventina di studenti del corso di laurea in Design ha visitato ieri pomeriggio in anteprima il cantiere presso l’ex sede ACI in piazzetta San Biagio, destinato a diventare già dal prossimo quadrimestre la nuova sede del percorso di laurea organizzato a Vicenza dall’Università Iuav di Venezia.
Per l’occasione i visitatori – alcuni del primo, altri del secondo anno – sono stati accompagnati dalla prof.ssa Laura Badalucco, coordinatrice del corso di laurea in Design, e per la Fondazione Studi Universitari di Vicenza dal Direttore Carlo Terrin.
«Per noi è importante che gli studenti non entrino nella nuova sede a cose fatte, ma si sentano realmente partecipi di un progetto importante della Città per il nostro corso di laurea – spiega la prof.ssa Badalucco -. Naturalmente, trattandosi ancora di un’area di cantiere, non era possibile portare tutti gli studenti, ma abbiamo voluto comunque coinvolgere una rappresentanza di entrambe le annualità già attivate, affinché possano comprendere appieno le qualità dell’intervento e possano testimoniare ai loro compagni quello che hanno visto in anteprima».
«Il cantiere è ormai in dirittura d’arrivo – sottolinea il Direttore di FSU di Vicenza Carlo Terrin – e ringrazio l’Amministrazione Comunale per l’impegno profuso nel rispettare la tempistica, che prevede l’ingresso degli studenti con la ripresa delle lezioni dopo la sessione di esami invernale. Questa nuova sede rafforza ulteriormente la presenza universitaria a Vicenza e rappresenta dunque un’opportunità di crescita non solo per quanto riguarda l’attività didattica, ma in generale per lo sviluppo economico, sociale e culturale della Città e di tutto il territorio».
Un progetto che per il corso di laurea in Design e per l’Università Iuav di Venezia rappresenta molto: «Non è solo una questione di spazi – spiega la prof.ssa Badalucco -. Poter contare su una sede dedicata avrà anche una valenza identitaria. Inoltre, la sua posizione centrale ci permetterà di rendere la nostra presenza in Città più visibile anche grazie a una serie di mostre e incontri che stiamo già immaginando e che permetteranno di aprire la sede al pubblico».