12 Febbraio 2025 - 11.13

Granchio Blu: la Regione Veneto propone la calamità naturale per il 2024

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La Regione Veneto ha approvato una proposta di declaratoria di calamità naturale per l’anno 2024, a causa della continua invasione del Granchio Blu, una specie aliena invasiva che sta mettendo in grave difficoltà la pesca e l’acquacoltura veneta. Nel corso del 2024, sono stati rimossi ben 1.894 tonnellate di Granchio Blu dai sei mercati ittici regionali e dal Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, con una crescita significativa rispetto al 2023, quando furono commercializzate 993 tonnellate.

L’assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari, ha sottolineato come l’emergenza si stia protraendo dal 2023, compromettendo pesantemente la produzione di vongole veraci e minacciando anche la produttività futura di questo settore, fondamentale per l’economia e la cultura veneta. “L’invasione del Granchio Blu, in particolare in alcune aree lagunari venete, ha avuto esiti drammatici, azzerando la produzione di vongole veraci e compromettendo la possibilità di reperire stadi giovanili. Un settore rischia di scomparire, mettendo a repentaglio 1.500 imprese individuali”, ha dichiarato Corazzari.

La delibera approvata dalla Giunta Regionale elenca le principali aree colpite, tra cui la Laguna di Caorle, la Laguna del Mort, la Laguna di Venezia, le Lagune e sacche del Delta del Po, e le aree marittime antistanti la fascia costiera veneta. La Regione ha già messo in campo azioni di sostegno, tra cui il supporto alle catture e l’avvio di un nuovo progetto di monitoraggio scientifico in collaborazione con ARPAV, Veneto Agricoltura, Università di Padova e Università Ca’ Foscari di Venezia.

Nel 2024, il totale degli esemplari di Granchio Blu transitati per i mercati ittici e destinati al consumo è stato di 714 tonnellate, mentre 1.180 tonnellate sono state destinate allo smaltimento, segnalando un ulteriore aggravamento della situazione. La Regione, quindi, ha rinnovato la richiesta al Governo per il riconoscimento dello stato di calamità naturale, affinché le imprese possano accedere ai contributi del Fondo di Solidarietà Nazionale.

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