H3G – La brutta sorpresa dei servizi in abbonamento, come difendersi
Quante volte vi è capitato di trovarvi conti esorbitanti da pagare in bolletta. Le proteste dei clienti H3G (più note come Tre) fioccano ogni giorno sui forum e chi ha sottoscritto abbonamenti vantaggiosi o piani telefonici economici, si trova con il conto prosciugato o con addebiti sul rid bancario. In genere ve ne accorgete perché cominciano ad arrivarvi strani messaggi, con proposte commerciali e link spazzatura.
Inutile dire che gli operatori telefonici negli anni hanno marciato su questa vergognosa abitudine. Ma la nomea di alcuni si è decisamente compromessa dopo che migliaia utenti hanno cominciato a protestare e rivolgersi ad associazioni consumatori. Il notissimo sito di informazione tecnologica dedicato all’Hi tech Mastergeek dedica alla questione un articolo. “Sicuramente a distinguersi sono stati i servizi a pagamento H3G” – scrivono – “ma fino al recente intervento dell’Antitrust italiana, con ingenti sanzioni per addebiti “non autorizzati” a tutti i gestori”.
“Tre Italia -continua- come tanti altri gestori, offre una serie di sevizi prodotti da terze parti. E’ infatti possibile, usufruire di servizi digitali durante la navigazione in internet a fronte di un pagamento di tariffe “premium” che possono essere one shot, oppure in abbonamento periodico.
Spesso accade che l’utente, navigando online, clicchi per errore su un banner comparso all’improvviso, che determina l’attivazione immediata, senza il suo consenso, di un abbonamento periodico a pagamento o un addebito one shot per dei servizi non richiesti ne autorizzati. Il tutto ovviamente andando ad erodere credito residuo o addebiti in fattura.
Per la gestione tecnica dell’attivazione e il pagamento di servizi dovrebbe esserci invece l’esplicito consenso del cliente.
Come difendersi dagli addebiti non richiesti?
A seguito delle sanzioni dell’Antitrust, H3G ha messo a disposizione dei clienti un servizio gratuito di blocco, chiamato “barring” per bloccare servizi e contenuti a pagamento direttamente dal portale tre.it, oppure chiamando il 133 tramite operatore. L’area per la disattivazione dei servizi digitali è rimasta gratuita, mentre tutte le altre aree del portale tre.it rimangono a pagamento.
Qualche anno addietro su molti smartphone brandizzati tre, veniva impostata come homepage sul browser web il portale tre.it, con relativi addebiti ad ogni visita. Da oggi per fortuna, Antitrust ha imposto a H3G oltre alla possibilità del barring totale dei servizi, anche di non poter più impostare di default la pagine a pagamento del proprio portale sul browser dello smartphone acquistato dall’utente”
Testo integrale dell’articolo a questo link—-> (clicca qui)