12 Febbraio 2019 - 16.20

I Momix al TCVI in anteprima mondiale

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Appuntamento imperdibile al Teatro Comunale Città di Vicenza: 4 giorni e 5 repliche per l’anteprima mondiale del nuovo spettacolo dei Momix, Alice – in scena giovedì 14 febbraio (alle 20.45), venerdì 15 (alle 20.45), sabato 16 (alle 17.00 e alle 20.45) e domenica 17 febbraio (alle 18.00) – una produzione molto attesa che sarà a Vicenza prima del debutto nazionale a Roma (al Teatro Olimpico il 20 febbraio) e della tournée italiana (dal 6 al 24 marzo).

Per il nuovo spettacolo dei Momix al Teatro Comunale di Vicenza (le prime 2 date sono inserite nei fuori abbonamento, quelle di venerdì e sabato nella stagione di danza) I biglietti sono tutti esauriti da tempo. Sabato 16 febbraio alle 20.00 lo spettacolo sarà introdotto dall’Incontro con la Danza curato da Nicoletta Martelletto, giornalista del Giornale di Vicenza, responsabile delle pagine Cultura del quotidiano.

 

Alice, il nuovo spettacolo dei Momix, compagnia statunitense che non ha bisogno di presentazioni, affezionatissima al Teatro Comunale di Vicenza tanto da sceglierlo per il lancio della nuova creazione dell’infaticabile Moses Pendleton, è un lavoro naturalmente ispirato ad “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll e al mondo della fantasia sfrenata ricca di colpi di scena e scenografie in technicolor. Alice non racconta ovviamente tutto il romanzo, ma è un’ispirazione che prende corpo in puro stile Momix, e quindi si presenta in un mondo pieno di sorprese, nonsense e follia. In scena saranno presenti molta tecnologia, luci speciali e costumi particolari, più che in altre occasioni, come ha recentemente rivelato Moses Pendleton in un’intervista, per fare dello show “un’Alice nella tana del coniglio dei Momix” e per scoprire un mondo magico dove il corpo umano si trasforma, e niente è ciò che appare. Ancora una volta, il trionfo dell’immaginazione e delle illusioni, un gioco fantastico costruito con immagini e coreografie surreali, in cui i corpi dei danzatori cambiano e si trasformano senza sosta, in immagini indimenticabili per chi assiste. Lo spettacolo, ideato e diretto da Moses Pendleton, con la co-direzione artistica di Cinthya Quinn, dura 2 ore con un intervallo di 20 minuti; è in due atti (“Nella tana del coniglio” il primo, “Oltre lo specchio” il secondo) e presenta quasi una ventina di coreografie, liberamente ispirate alle vicende dell’omonimo romanzo. I danzatori in scena a Vicenza saranno: Heather Conn, Gregory De Armond, Seah Hagan, Hannah Klinkman, Sean Langford, Jade Primicias, Colton Wall; il video design è di Woodrow F. Dick, il design luci è di Michael Korsch, il collage musicale (musiche di autori vari) è curato dallo stesso Pendleton, mentre l’editing musicale porta la firma di Andrew Hanson; i costumi sono di Phoebe Katzin, il ragno (design e realizzazione) di Michael Curry.

 

Il corpo e la danza sono, come in tutti gli spettacoli dei Momix, gli ingredienti fondamentali e grazie a loro possono prendere vita le inesauribili meraviglie che affascinano il pubblico da quasi 40 anni. Multimedialità, invenzione teatrale, uso del corpo come strumento espressivo e immaginifico, luci e suoni calibrati in funzione di una costante e rinnovata esplosione di visioni fantasmagoriche che si animano per il piacere dichiarato di meravigliare e ricondurre tutti, alla dimensione senza tempo dello stupore e della sorpresa, questa è e resta la cifra inconfondibile dei Momix e dei loro show performance totali.

Al Teatro Comunale di Vicenza venerdì 15 febbraio (prima, a partire dalle 20.00 e dopo lo spettacolo dei Momix), e sabato 16 febbraio (prima dello spettacolo dei Momix, a partire dalle 20.00) si esibirà nel Foyer il Quartetto Minimal Klezmer (Francesco Socal, clarinetto e voce, Roberto Durante, tastiere, melodica e oggetti, Pietro Pontini, violino e viola e Enrico Milani, violoncello), con un repertorio ispirato alle melodie di strada dell’omonimo genere musicale, il klezmer, diffuso nell’Europa dell’Est dell’inizio del secolo scorso. Il Quartetto ha all’attivo due produzioni discografiche (Minimal Klezmer, 2012; Oy Oioi, 2014), e numerosi concerti in Italia, Francia, Germania, Ungheria, Regno Unito in teatri, jazz club, festival, e celebrazioni varie.

 

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