I vicentini spenderanno oltre 15 milioni di euro per la tavola pasquale
I vicentini spenderanno oltre 15 milioni di euro per imbandire le tavole della Pasqua, che in oltre nove casi su dieci hanno scelto di trascorrere in casa, propria ma anche di parenti e amici. Questa la stima di Coldiretti Vicenza, dalla quale emerge un ritorno della convivialità anche per dimenticare le preoccupazioni legate alla guerra ed al perdurante caro prezzi che non ha risparmiato alcun settore. La spesa è sostanzialmente in linea con la tendenza degli anni scorsi, con una netta preferenza per i menu della tradizione.
La tavola pasquale.“Sei le persone in media su ogni tavola – spiega Coldiretti Vicenza – mentre per preparare il pranzo pasquale verranno impiegate circa 2,1 ore ai fornelli, secondo le stime fatte. L’alimento più rappresentativo della tradizione pasquale per la maggioranza dei consumatori sarà la carne d’agnello e di capretto, che verranno servite in quasi la metà delle tavole (44%), nelle case, nei ristoranti e negli agriturismi. Per il dolce, invece, la colomba ha battuto le uova di cioccolato, anche se più di quattro famiglie su 10 (42%) ricorreranno al fai da te, preparando in casa i dolci tipici della Pasqua”.
Le uova vere vincono ogni sfida.Le uova di cioccolato, quindi, cedono il passo alla colomba, ma quelle vere restano le protagoniste della Pasqua, spinte anche dagli ultimi studi che le riconoscono come un alimento sano, equilibrato e “taglia grassi”, adatto al controllo del peso. I vicentini, stando alle stime di Coldiretti Vicenza, consumeranno a Pasqua oltre 4,5 milioni di uova, per una spesa di circa 1,7 milioni di euro, grazie ad una produzione quasi interamente made in Italy. “Con le uova star della Pasqua diventa sempre più importante – sottolinea Coldiretti Vicenza – garantire la trasparenza e conoscere le informazioni del codice alfanumerico applicato sul guscio che riguardano provenienza dell’uovo e metodi allevamento adottato. Il primo numero consente di risalire al tipo di allevamento (0 per biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie), la seconda sigla indica lo Stato in cui è stato deposto (es. IT), seguono le indicazioni relative al codice Istat del Comune, alla sigla della Provincia e, infine il codice distintivo dell’allevatore. A queste informazioni si aggiungono quelle relative alle differenti categorie (A e B a seconda che siano per il consumo umano o per quello industriale) per indicare il livello qualitativo e di freschezza e le diverse classificazioni in base al peso (XL, L, M, S)”.
Vicentini in viaggio. Un vicentino su quattro ha scelto di mettersi in viaggio nel weekend di Pasqua per raggiungere parenti ed amici, andare in vacanza o per fare una gita in giornata. È quanto emerge da un’analisi promossa da Coldiretti, che evidenzia la voglia di evasione, nonostante il ritorno improvviso del freddo e delle piogge, nonché le preoccupazioni per la guerra in Ucraina. “Le mete preferite – conclude Coldiretti Vicenza – restano quelle lungo la Penisola, che consentono di ottimizzare il tempo limitato a disposizione, con la quasi totalità dei vacanzieri che ha scelto una destinazione nazionale. Gettonatissimi gli agriturismi, dove secondo Campagna Amica Terranostra saranno oltre settemila le presenze dei vicentini, spinti dalla voglia di stare all’aria aperta, alla ricerca del buon cibo”.