19 Maggio 2020 - 10.38
I Vicentini tra orsi e lupi: come comportarsi in caso di incontri ravvicinati?
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La tranquilla compresenza di uomini, orsi e lupi è ormai un trend topic di queste settimane nel Vicentino, dove esemplari dell’uno e dell’altro sono stai avvistati e fotografati. Ma cosa devono fare i Vicentini che si trovassero in presenza di uno di questi splendidi esemplari di grandi predatori? Basta avere alcune informazioni di base e rispettare poche e semplici regole che il WWF, con la collaborazione di alcuni dei suoi esperti, ha condensato un utile vademecum di cose da sapere e altrettante regole da rispettare.
ORSI
COSA DA SAPERE:
- L’orso naturalmente teme l’uomo e se ne mantiene a distanza.
- Ad oggi non è noto alcun caso di aggressione all’uomo da parte di un orso.
- Incontri ravvicinati sono stati più volte documentati, ma non sono mai state raccolte evidenze o atteggiamenti di aggressione.
- Un orso che si solleva sulle zampe posteriori non vuole minacciare ma sta semplicemente valutando la situazione.
- Gli orsi non hanno un’ottima vista, ma sanno arrampicarsi sugli alberi e corrono veloci quanto un cavallo.
- Come accade per tutti gli animali selvatici, certe situazioni possono essere più pericolose di altre perché stimolano l’istinto di difesa. In particolare: a) una femmina d’orso insieme ai suoi piccoli fa il possibile per difenderli da un potenziale pericolo; b) un orso che si sta nutrendo può anche cercare di difendere il suo pasto; c) un orso ferito è più pericoloso; d) un orso che si sente minacciato da un cane può diventare pericoloso.
- Eccezionalmente un orso potrebbe simulare un attacco, ma senza entrare in contatto fisico, solo per spaventare e farci allontanare: è una possibile normale reazione di fronte a una presenza non gradita.
- Può capitare che vi siano orsi che per varie ragioni frequentano ambienti di vita e di lavoro dell’uomo. In questo caso non è improbabile che qualche orso diventi un osservato speciale, per danni o preoccupazioni che può generare a carico di una comunità. È bene che frequentatori occasionali si affidino alle raccomandazioni date volta per volta in questi casi dalle autorità competenti.
ECCO INVECE COSA NON FARE:
- Se volete evitare di incontrare un orso sul vostro cammino, è sufficiente parlare o produrre rumori in modo che l’animale percepisca la vostra presenza con largo anticipo e si allontani.
- Se avete la fortuna di intravedere l’orso in lontananza, arrestatevi e rimanete fermi ad osservarlo. Non avvicinatevi mai a meno di 100 metri di distanza.
- In particolare non avvicinatevi mai a cuccioli di orso, ma anzi allontanatevene subito perché la loro madre dovrebbe essere vicina e può reagire se immagina i suoi piccoli in pericolo, come farebbe qualsiasi madre anche della nostra specie.
- Non avvicinatevi mai a una tana di orso e tantomeno tentate di entrarvi.
- Se vi doveste imbattere improvvisamente in un orso a distanza ridotta, mantenete la calma e non urlate, ma parlate per farvi riconoscere. Se l’orso rimane fermo, allontanatevi con calma, indietreggiando o muovendovi lateralmente. Se l’orso dovesse seguirvi, fermatevi e mantenete la vostra posizione. Non lanciate contro l’animale pietre o bastoni, non scappate di corsa e non arrampicatevi su un albero.
- È molto improbabile che l’orso vi attacchi ma se nonostante tutto dovesse farlo, rimanete immobili: con grande probabilità l’orso si fermerà vicino a voi senza alcun contatto fisico. Se l’attacco dovesse arrivare al contatto, distendetevi a terra a faccia in giù, coprendovi il collo con le mani. Rialzatevi solo quando l’orso non sarà più nei paraggi e segnalate l’accaduto al Parco e ai Carabinieri-Forestali.
- Se passeggiate con il vostro cane nell’habitat del plantigrado, tenetelo al guinzaglio per evitare che si avvicini a un orso, disturbandolo o attaccandolo, ma anche che lo conduca verso di voi se dovesse tornare indietro in cerca di protezione.
- Non date mai da mangiare ad animali selvatici e non abbandonate mai cibo e altri rifiuti organici nel bosco e nelle sue vicinanze, né nei pressi di rifugi. Tutti i rifiuti devono essere riportati a casa, oppure depositati in bidoni della spazzatura non accessibili alla fauna. È molto importante che gli orsi non associno fonti alimentari con la presenza umana, perché questo accentuerebbe i conflitti tra le due specie.
LUPI
Stessa cosa per i lupi: nessun pericolo per l’uomo, ma è importante rispettare alcune buone norme per favorire la pacifica convivenza:
- i lupi sono una specie opportunista, per cui in determinate situazioni possono predare anche animali domestici, come gatti o cani di piccola-media taglia. Per la sicurezza dei nostri amici a quattro zampe, è quindi importante assicurarsi che durante la notte siano ospitati in luoghi adatti (al chiuso, o in aree adeguatamente recintate).
- è importante che i lupi non imparino a sfruttare fonti di cibo in contesti urbani, in modo tale che mantengano il loro carattere schivo e selvatico. Quindi è necessario in primo luogo non lasciare cibo a loro disposizione (né di altri animali selvatici, come le volpi), assicurandosi che il pattume non sia abbandonato lungo la strada ma posto in bidoni a prova di animali selvatici (anche di cinghiali) e nel caso di colonie feline cercare, se possibile, di fornire il cibo durante la mattina e ritirarlo la sera.
- in caso di avvistamenti, mantenere una distanza adeguata (nel caso del lupo, circa 100 metri; per caprioli e cinghiali, circa 20) sia per la nostra sicurezza, sia per non creare disturbo agli animali. Evitare di seguirli in auto per lunghi tratti per scattare foto o video: in una stagione delicata come l’inverno, li costringeremmo a sprecare importanti energie per sopravvivere.
- siccome la cultura dell’animale ‘nocivo’ è purtroppo ancora diffusa in molte zone d’Italia, nel caso notiate bocconi sospetti, che potrebbero rappresentare esche avvelenate pericolose sia per animali selvatici che domestici, avvertite prontamente i Carabinieri-Forestale al numero 1515 o 800253608, che provvederanno a bonificare l’area con l’aiuto dei cani antiveleno.