5 Dicembre 2023 - 9.04

Il Capitale Umano: bene sempre più prezioso per il Distretto Veneto della Pelle nella transizione green e digitale

Si è parlato di “Capitale umano” lo scorso 30 novembre al Distretto Veneto della Pelle. In una sala convegni gremita di imprenditori ed operatori della filiera della pelle e la presenza dell’assessore regionale Elena Donazzan, del sindaco della Città di Arzignano, Alessia Bevilacqua, oltre che di molti sindaci della Valle del Chiampo, con i dirigenti delle scuole del territorio e i referenti degli impianti di depurazione, Acque del Chiampo e Medio Chiampo. Partecipi anche il presidente di Sezione Concia di Confindustria Vicenza, Mirko Balsemin e i rappresentanti di tutte le associazioni di riferimento per la filiera, tra cui: Confartigianato Vicenza; Apindustria Confimi; AICC; Assomac; UNIC-Concerie Italiane, SSIP e UNPAC. Organizzatore, quest’ultimo, dell’evento Prossimapelle, la manifestazione dedicata ai nuovi trend del settore conciario, tenutasi contestualmente al convegno, presso la sede del Distretto.

A cura di Francesca Marini e Sandra Costa, dell’Ufficio Studi, Statistica e Ricerca Economica della Camera di Commercio di Vicenza e dell’esperto di Veneto Lavoro, Luca Romano, le ricerche presentate, con i dati, attuali e previsionali, con focus su: calo demografico e “demografia imprenditoriale”; mercato del lavoro; fabbisogno occupazionale e nuove competenze ricercate dalle imprese della filiera della pelle, fortemente coinvolte dalla transizione green e digitale. Con l’evidenza dei numeri e delle statistiche, lo studio della CCIAA di Vicenza, ha messo in evidenzia come la difficoltà di reperimento delle figure e delle competenze, tecniche e trasversali, sia una problematica già attuale nella provincia di Vicenza. 

E’ quella della transizione ecologica e tecnologica, la sfida più grande per le industrie della filiera della lavorazione della pelle, che porterà ad un aumento della domanda di competenze “green & digital” (anche per realizzare gli obiettivi del PNRR) per un fabbisogno occupazionale nel quinquennio 2023-2027, del 65% di personale con competenze green per l’economia circolare e l’ecosostenibilità e del 56% di nuove figure dedicate al mondo digitale, per industria 4.0, interconnessione, rete, analisi dei dati, intelligenza artificiale e Internet of Things. Un disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, derivato dall’invecchiamento della popolazione (con l’aumento dei flussi pensionistici e la riduzione del numero dei giovani in età lavorativa) e dalla mancanza dei profili tecnico-specialistici richiesti, che potrebbe impattare sul valore aggiunto delle imprese. L’elaborazione della CCIAA di Vicenza sui dati Unioncamere e ANPAL, stima che, la perdita di valore aggiunto delle imprese italiane, causata dal mismatch tra domanda e offerta di lavoro, nel 2022 è stata pari a circa 38 miliardi di euro.

“Come Regione, riteniamo che questo sia un settore strategico da tempo, per evidenza di numeri e di qualità e che abbiamo delle sfide reputazionali e di posizionamento che possiamo e dobbiamo vincere insieme” le parole dell’assessore Elena Donazzan nel suo intervento di apertura, che ha evidenziato come le aziende della filiera della pelle stiano affrontando con impegno il tema dell’orientamento e della formazione e ricordando il riconoscimento ottenuto dal biennio di specializzazione ITS Green Leather Manager, come miglior percorso specialistico post-diploma a livello europeo, con un tasso occupazionale quasi al 100%.

“Lo scambio e la relazione all’interno della nostra filiera è il motore che genera innovazione – il commento del presidente del Distretto Veneto della Pelle – entriamo in una fase di grandi cambiamenti. Abbiamo scelto di parlare di “Capitale Umano” perché per noi è il valore primario del nostro distretto e come per tutte le cose di valore, bisogna preservarle, proteggerle e farle crescere”. 

Il Convegno è stato preceduto dall’incontro convocato dall’assessore Donazzan, prima tappa di un iter volto alla definizione di un protocollo di intesa, per un percorso condiviso con tutti gli stakeholders della filiera della pelle, focalizzato su aspetti reputazionali, transizione green e digitale, sostenibilità della filiera produttiva e sostituzione generazionale e atto a “sostenere l’eccellenza e favorire le transizioni”, come si è espressa in merito l’assessore Donazzan che ha aggiunto  “Ora dobbiamo gestire la transizione ecologica e quella digitale e generare attrattività per i lavoratori.” 

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