Il figlio nasce morto e lei non ha i soldi per la sepoltura
Il cuore del figlio che portava in grembo ha smesso di battere prima che lui potesse venire al mondo, e per la madre del bimbo, nato morto nei giorni scorsi all’ospedale di Legnago, si è aggiunto un ennesimo dolore: la donna, 30enne dell’Est Europa, non aveva i soldi per garantirgli una degna sepoltura.
La donna era giunta quasi in fondo alla gestazione quando, a causa di alcune complicazioni, è stata trasferita d’urgenza all’ospedale, dove ha partorito suo figlio già morto. A supportarla però, non c’era nessuno. Lei vive da sola ed è disoccupata e non ha potuto contare sull’aiuto del padre del bambino o di altri familiari. Da qui la dolorosa decisione di non riconoscere il neonato, rimasto quindi senza nome.
I funzionari della polizia mortuaria hanno quindi interpellato i Servizi sociali, vista la necessità di organizzare un “funerale di povertà” del bimbo. L’amministrazione ha finanziato con 700 euro la sepoltura del piccolo, che è stato poi inumato nell’apposito settore del cimitero di San Pietro. Viste le condizioni critiche in cui è venuto alla luce il bambino, il Comune ha deciso di interessarsi affinché la tomba dove riposa il neonato abbia il necessario decoro.