IL GRAFFIO – Metti, togli, rimetti, ritogli mascherine, dad sì, dad no: che casino Mister Draghi!
di Luca Faietti
Ci risiamo. Da venerdì bisogna ricordarsi di fare la barba tutti i giorni, le signore possono ritrovare in fondo alla borsetta il rossetto che avevano dimenticato di avere e per tutti è arrivato il momento di fare quel passaggio dal dentista per lo sbiancamento degli incisivi che avevamo tutti rimandato. Tanto, ci eravamo detti, porto sempre la mascherina… al massimo posso sedurre con uno sguardo.
E invece no, da venerdì sarà di nuovo possibile passeggiare, almeno all’aperto e laddove non ci siano condizioni di affollamenti, senza indossare la mascherina che, peraltro, nell’ultimo periodo era quella di tipo Ffp2, particolarmente pesante e coprente. Niente, adesso si viaggia a volto scoperto e con un bel sorriso in faccia al mondo! Forse.
Già, siamo veramente sicuri che saremo in grado di farlo? Non avremo magari la mascherina sempre in mano e pronti a rimetterla al primo sintomo di raffreddore altrui? Saremo capaci di superare la barriera psicologica che si è venuta a creare fra noi e il mondo, di abbandonare la paura del virus, del contagio, dell’isolamento e della malattia?
Credo di capire che ci sarà parecchio lavoro da fare per gli psicologi, che dovranno lavorare in modo serio e attento sulle nostre paure collettive, alla ricerca di una ricetta che possa farci ritrovare una normalità ormai irrimediabilmente smarrita. Forse, scavando nella memoria, potremo tornare al 2019, o meglio ancora al 2018. Ma ve le ricordate le mezze risatine che ci siamo fatti quella volta, in aeroporto, con quei simpatici orientali che giravano come a carnevale? Maniche lunghe e cappelli a tesa larga per non consentire ai raggi solari di toccare la pella color avorio e mascherina sempre calzata sul volto. E noi a chiederci se erano seri o se ci stavano prendendo per il culo! Ecco, dopo due anni di pandemia, lutti inimmaginabili e tanta paura, adesso tocca a noi. Togliere la mascherina e affrontare il mondo.