IL GRAFFIO – Murato dalla polizia l’accesso ad un ristorante Non Vax
di Luca Faietti
Quando si dice “A mali estremi…..” La Svizzera è da sempre un Paese dove chi trasgredisce la legge non trova vita facile. E lo hanno potuto provare sulla propria pelle i titolari di un ristorante di Zermatt, nota località sciistica alpina, colpevoli di essersi opposti alla chiusura temporanea del locale, notificata loro per le continue violazioni delle normative per arginare i contagi da Covid, in particolare il rifiuto di chiedere l’esibizione del Green Pass ai propri clienti. La risposta della polizia è stata quella di murare l’accesso al locale con enormi blocchi di cemento. Quando il giorno dopo hanno poi protestato, assieme ad altri manifestanti “negazionisti” del virus, i titolari sono stati arrestati. Rischiano così, altre al carcere, di chiudere per sempre la loro attività, oltre che di vedersi sottratta la licenza. Non oso neppure immaginare i malumori e le proteste che una decisione del genere avrebbe suscitato nella nostra Italia, ma nella Confederazione Elvetica è da tutti accettato il principio che chi viola le leggi viene punito. Consiglio ai “protestatari del sabato pomeriggio” di tenere conto del malumore che si sta sempre più diffondendo fra i cittadini per queste continue manifestazioni. Perchè arriva il momento in cui “la misura è colma”, e allora le reazioni potrebbero essere spiacevoli.
Luca Faietti