20 Dicembre 2021 - 12.26

IL GRAFFIO – Scuole nel caos: tornare alla DAD?

Non occorre essere esperti in statistica per prevedere che gennaio sarà un mese problematico per quanto attiene la pandemia.
E’ sufficiente sfogliare i quotidiani ed i media di ogni parte d’Italia per rendersi conto che il virus, in particolare fra i ragazzi e le ragazze delle scuole, trova una prateria sconfinata, determinando un crescendo rossiniano di chiusure di classi o interi plessi.
E’ così ovunque, ma quando si parla di Covid non si può certo consolarsi con il solito “mal comune mezzo gaudio”.
Non è certo per fare il primo della classe se il Presidente Luca Zaia ha addirittura anticipato di due giorni le prescrizioni previste per la zona gialla, e se nei giorni scorsi ha inasprito le norme per la gestione dei casi positivi all’interno delle scuole.
Lo ha fatto a ragion veduta, a fronte di una vera e propria esplosione della pandemia, che vede un’incidenza doppia della circolazione del virus proprio nelle fasce di età più basse della popolazione, quelle che ogni giorno si trovano in un’aula scolastica.
Come non è un caso se un centinaio di Sindaci tra i quali i sindaci di Milano, Bologna, Torino, Napoli, Firenze, Bergamo, Brescia e Lecce, hanno chiesto al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi di prevedere il green pass anche per gli alunni di elementari e medie, e per gli studenti delle superiori.
Di fronte a questa situazione, ed in vista a breve termine di scenari possibilmente peggiori, viene da chiedersi se la parola d’ordine di “fare l’impossibile per non chiudere le scuole” abbia ancora un senso.
Se cioè non sia meglio prendere atto che la cosiddetta quarta ondata sta investendo in modo particolare la fascia più giovane della popolazione, e valutare di conseguenza se non sia opportuno ripristinare la didattica a distanza, che non sarà il massimo dal punto di vista pedagogico, ma almeno consentirebbe di arginare l’esplosione dei contagi.
Capisco che ormai siamo alle porte delle vacanze di Natale e Fine anno, e che da Roma non arriverà mai l’ordine di chiusura delle scuole, ma di fronte alla maggiore contagiosità della variante Omicron, penso valga la pena di riflettere per tempo sulle possibili contromisure, fra cui la dad. Perché per il virus il 7 gennaio è domani!
Luca Faietti

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