Il Terzo Polo lancia il sasso nello stagno. Message in a bottle
“Lanciamo un macigno nello stagno”.
E’ questa la frase più significativa di tutta la conferenza stampa di sabato scorso in cui si annuncia che La Grande Vicenza farà alleanza alle prossime Comunali con Azione e Italia Viva. Ad infilare il messaggio nella bottiglia è Otello Dalla Rosa, la direzione in cui il messaggio è diretto invece, è tutta da scoprire. Al di là della cronaca di una conferenza stampa di annuncio di fidanzamento, di trionfalismi sul dato elettorale alle Politiche del Terzo Polo, quello che rimane è che ancora una volta l’atto politico più significativo di fine 2022 arriva dal laboratorio messo in piedi da Otello Dalla Rosa, che pur standosene – relativamente – in disparte, è l’unico a disegnare scenari nuovi nel silenzio cittadino.
Francesco Rucco non ha ancora ufficializzato la sua ricandidatura e si sta occupando di Open Think, il cantiere che ha lanciato alla chiusura della convention del 26 novembre scorso e che rappresenta la fuga in avanti di un centrodestra a velocità variabili tra civiche e partiti. Aspettiamo gli sviluppi per capire cosa uscirà dal cilindro del sindaco.
Giacomo Possamai, che viene dato per probabilissimo candidato del Centrosinistra, sembra stia lavorando alla sua coalizione per raccogliere il fronte progressista e scendere in campo a gennaio. Nel frattempo un assaggio da quella parte è arrivato, prima sulle plance delle affissioni con i manifesti dei fallimenti di Rucco, poi in questi giorni nelle case attraverso un libretto che elenca i disastri dell’Amministrazione di Centrodestra.
La firma è dei consiglieri di minoranza, che sottolineano le criticità su sosta e parcheggi, sull’ambiente, sui ritardi nelle carte di identità, sulle politiche per gli anziani e per i giovani, sulla sicurezza e sulla TAV, lanciano alcune proposte e anticipano i temi sui quali si batteranno in campagna elettorale in primavera.
Un’operazione su vasta scala che scalda i motori al Centrosinistra, con lo stesso stile che abbiamo visto nei mesi precedenti le Elezioni Regionali del 2020 quando il nome del candidato Possamai campeggiava dappertutto in città ben prima che scattasse il countdown dei tempi canonici della campagna elettorale.
Potrebbe essere una coincidenza ma le impronte digitali del capogruppo dem a Palazzo Balbi, se non sono le stesse si assomigliano molto. Lo schema sembra semplice: a dicembre una campagna che serve ad evidenziare tutte gli errori possibili dell’attuale maggioranza, a gennaio arriva il candidato di Centrosinistra in grado di ridare vitalità e idee all’inerzia del rucchismo.
Il Terzo Polo parla alla città di un’altra via possibile, dichiara l’intenzione di andare da solo al primo turno smarcandosi sia dal Centrodestra che dal Centrosinistra puntando dritto all’incubo, per Rucco e Possamai, del ballottaggio. Una bella scommessa che potrebbe riservare qualche sorpresa. Sì perché un racconto nuovo che rompa lo schema del bipolarismo imperfetto e, spesso, autoreferenziale, insieme ad un candidato che sappia interpretare la novità, potrebbe sedurre ampie fasce di elettori, i delusi del centrodestra, i delusi del centrosinistra, gli agnostici che non si sentono rappresentati da nessuno dei due poli.
Consiglio non richiesto a Otello Dalla Rosa: in un mercato della politica che stimola l’astensionismo anziché la partecipazione, abbia il coraggio di rompere gli schemi con un candidato ed una proposta che guardi avanti ed esca dalle beghe del consiglio comunale.
In fondo il messaggio nella bottiglia non sai mai a quale spiaggia approda.