Il Veneto anticipa la terza dose a 5 mesi
La Direzione Prevenzione della Regione Veneto ha trasmesso poco fa a tutte le Ullss una circolare con la quale si dà avvio alle procedure per l’anticipazione da sei a cinque mesi della somministrazione della terza dose del vaccino anti Covid, allegando la specifica nota emessa dal Ministero della Salute. La diminuzione dell’intervallo da sei a cinque mesi, specifica l’atto della Direzione Prevenzione, avrà effetto a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della relativa determina a cura di AIFA.
Ora saranno necessari chiarimenti per quanti hanno già prenotato la dose a 6 mesi e vorranno anticipare.
Ecco il testo della nota inviata alle Ulss
Si trasmette la nota del Ministero della Salute in oggetto, che riporta l’aggiornamento delle indicazioni sull’intervallo temporale tra la somministrazione della dose “booster” e il completamento del ciclo primario nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19.
In considerazione dell’attuale scenario epidemiologico e dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale, in un’ottica di massima precauzione, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della relativa determina a cura di AIFA, l’intervallo minimo previsto per la somministrazione della dose “booster” alle categorie per le quali è già raccomandata, è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato.
Si ricorda che per la dose “booster ” è previsto l’utilizzo di vaccino a m-RNA, nei dosaggi autorizzati per la stessa (30 meg in 0,3 mL per Comirnaty di Pfizer/BioNTech; 50 meg in 0,25 mL per Spikevax di Moderna).
Si ribadisce, e si invita a diffondere nuovamente, quanto già comunicato con circolare prot. n.° 44591 – 02/10/2021-DGPRE, circa la possibilità, nell’ambito della medesima seduta vaccinale, della co-somministrazione di un vaccino a m-RNA anti-SARS-CoV-2/COVID-19 (sia in caso di ciclo primario che di richiamo) e un vaccino antinfluenzale, sempre nel rispetto delle nonne di buona pratica vaccinale.