Il Veneto piace ai turisti giovani e stranieri, che spendono in media 68 euro al giorno
È straniero, giovane, ama la cultura e gli eventi, ma quando arriva in Veneto scopre anche le bellezze
naturali con escursioni e gite. Si muove in compagnia, ha un reddito medio o medio-alto e per la sua
vacanza nella nostra regione spende circa 68 euro al giorno, oltre a viaggio e alloggio. È l’identikit del
turista emerso dal 2° report di analisi economico territoriale curato da Isnart – Istituto Nazionale
Ricerche Turistiche per Unioncamere regionale, per comprendere lo stato di ripresa del sistema
turistico veneto post pandemia.
Il report è stato presentato in Camera di Commercio di Verona nel corso dell’evento “Destinazione
Veneto: il turismo nell’era della discontinuità”, che ha approfondito strategie e strumenti intersettoriali
di analisi, grazie ai contributi del dirigente area valorizzazione ecosistemi turistici e culturali Isnart Paolo
Bulleri e del ricercatore Alberto Bazzucchi, di Claudio De Monte Nuto del Consorzio Starting4, di Stefan
Marchioro della Direzione regionale Turismo con l’Osservatorio regionale del turismo federato
e di alcuni operatori del settore.
“Come sistema camerale, che è naturale luogo di incontro e dialogo tra Pubblica
Amministrazione, imprese e operatori economici e sociali, stiamo lavorando a fianco delle
imprese del turismo sulla cultura del dato, perché è fondamentale per conoscere, programmare
e gestire – ha sottolineato in apertura Valentina Montesarchio, Vice Segretario Generale di
Unioncamere del Veneto – e siamo impegnati ad accompagnare gli ITS nello sviluppo di
competenze professionali rispondenti alle esigenze di questo momento”.
Il presidente di Destination Verona & Garda Foundation Paolo Artelio ha presentato il
progetto di coordinamento unico delle due DMO (Organizzazioni di Gestione della Destinazione
Turistica) veronesi, che “ha portato alla nascita a marzo scorso di una Fondazione provinciale
per il turismo che si occuperà di promozione, accoglienza, informazione e commercializzazione
in maniera unitaria dell’intera provincia di Verona. La Dvg Foundation ha come socio fondatore
la Camera di Commercio di Verona ed è partecipata da 63 Comuni della provincia scaligera che
rappresentano il 91% delle presenze turistiche dell’area. La forza nostra sarà riuscire per la
prima volta ad avere un territorio che può dare emozioni a 360° ai nostri turisti”.
Il Report
Consistenza e andamento del settore: le imprese puntano sulla ristorazione
Il report, condotto per la linea 1 di attività «Specializzazione dell’osservazione economica per stare
vicino alle imprese e ai territori» del «Fondo di Perequazione 2019-2020 Sostegno del Turismo», è frutto
dell’analisi dell’offerta di filiera e di una rilevazione effettuata tra giugno e agosto su 1.500 turisti italiani
e stranieri in vacanza in regione.
La filiera turistica regionale è composta di oltre 46 mila imprese registrate al secondo trimestre del
2022, il 9,7% della filiera turistica nazionale, mentre gli addetti sono oltre 218 mila, il 6,7% sul totale
nazionale. La stabilità demografica tra nuove aperture e attività cessate che aveva caratterizzato il
triennio 2019-2021 grazie a ristori e interventi governativi, viene meno per il riacuirsi della pandemia e
lo shock economico-finanziario del conflitto geopolitico, con un aumento del tasso di mortalità e
turnover negativo. Altalenante il trend degli addetti, che risultano diminuiti rispetto ai 226.101 del IV
trimestre 2021.
La provincia di Verona è seconda in Veneto per numero di imprese con oltre 9.400 operatori turistici
(Fonte: Infocamere, imprese registrate al II trimestre 2022), che pesano quasi il 10% sul totale
dell’economia provinciale. L’area scaligera è superata in proporzione solo da Venezia e Belluno.
Circa 6 imprese venete su 10 operano nelle sole tre province di Padova, Verona e Treviso. In
particolare, Verona segue Padova per peso della filiera turistica sul totale regionale con un 19,9%,
mentre è prima in Veneto per numero di addetti (20,4%).
Il 65,3% delle imprese turistiche sono specializzate per lo più nella ristorazione, che risulta
predominante. Il primato va a Rovigo che ne registra il 74,0%, mentre per il ricettivo è Belluno a
predominare, con il 22,5% di imprese. Padova ospita la quota più alta di operatori specializzati in attività
culturali e ricreative (15,2%) mentre Venezia registra più imprese di trasporto e agenzie di viaggi
(rispettivamente 14,3% e 4,0%). Anche a Verona la ristorazione la fa da padrone con il 62% degli
operatori, la ricettività rappresenta quasi il 14%, l’11,7% sono attività culturali e ricreative, il 7,3
trasporti, il 3,8 agenzie di viaggi e altri servizi.
Per l’estate 2022, 6 imprese turistiche su 10 hanno mantenuto prezzi stabili, mentre il 39,9% li hanno
aumentati.
Il Veneto piace a stranieri e giovani
I turisti che visitano il Veneto sono giovani e fanno vacanze prettamente all’insegna di cultura e natura.
6 su 10 sono stranieri, 3 italiani, solo 1 su 10 è interno: con la ripresa dei viaggi, i veneti si sono spostati
fuori regione. I turisti in Veneto sono prevalentemente giovani: il 36,3% dei turisti appartiene alla
Generazione Y (28-41 anni) e il 7,1% alla Z (under 27) con una prevalenza di stranieri.
La regione conferma la propria vocazione multi-attrattiva, con un interesse trasversale per cultura,
shopping, enogastronomia, eventi. Nel luogo di vacanza il turista scopre poi altri interessi e si dedica a
escursioni e gite di interesse naturalistico (57%), turismo balneare/lacuale (34%), attività sportive
(13,2%).
La spesa media giornaliera dei turisti in Veneto, esclusi viaggio e alloggio, è di 68,5 euro sia per gli
italiani che per gli stranieri, una cifra in progressivo calo dai 75 euro giornalieri del 2019 ai 70 del 2021,
anche per effetto di pratiche di contenimento dei prezzi o di un cambiamento della clientela verso una
minore capacità di spesa. La voce di spesa principale è per ristorazione, bar e acquisti veri e propri di
prodotti tipici locali, ma l’1,5% dei turisti spende 58,8 euro in attività sportive e lo 0,9% investe 37 euro
nel wellbeing per servizi termali.
Focus Lago di Garda, sentiment positivo per esperienza emozionale
L’analisi del sentiment descrive il bacino del Lago di Garda con i suoi 20 comuni come un’area di forte
impronta turistico-naturalistica, culturale e balneare lacuale. Tra le attività svolte nella destinazione,
spiccano escursioni e gite in borghi e città, unendo spesso natura e cultura, cui si aggiungono
degustazioni di prodotti enogastronomici locali.
Il sentiment dei turisti è in prevalenza positivo con un voto medio di 8,3: la maggior parte delle
recensioni riguarda aspetti della destinazione di carattere generale. Una quota importante di giudizi
negativi riguarda l’accessibilità.
Le recensioni sull’esperienza turistica sono largamente positive quando si cita la dimensione “cuore”,
relativa al peso emozionale di ciò che il turista ha vissuto e provato.
Per quanto riguarda la qualità dei servizi, la gran parte delle recensioni esprime giudizi positivi sul
personale turistico, sul grado di pulizia di aree e monumenti e sui servizi ristorativi; da migliorare,
invece, i servizi informativi e il costo inteso come rapporto qualità-prezzo.
L’analisi del sentiment è realizzata grazie alla piattaforma Simoo++, predisposta da ISNART per conto di
Unioncamere nell’ambito delle attività dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di
Commercio.
Il ruolo di Unioncamere a sostegno della filiera turistica
Oltre all’analisi dell’industria turistica e del suo andamento, l’obiettivo di Unioncamere del Veneto e del
sistema camerale è fornire sostegno agli operatori e qualificare l’offerta delle imprese turistiche
sui temi della digitalizzazione e della sostenibilità, anche in termini di cooperazione tra
operatori e di differenziazione dei prodotti sul territorio.
Per questo ha promosso 2 edizioni del corso di Alta Formazione “IL TURISMO E’ CAMBIATO,
CAMBIA ANCHE TU” realizzato dal Consorzio Starting4 per Unioncamere del Veneto per
accompagnare gli imprenditori in un percorso di conoscenza della cultura d’impresa e di abilità
di gestione della strategia di marketing e comunicazione. Hanno partecipato oltre 200 imprese
tra agenzie di viaggi, B&B, guide, strutture alberghiere, aziende vitivinicole e di servizi al
turismo. Sono stati prodotti contenuti per oltre 50 ore di formazione sempre disponibile
online” e 5 incontri nelle Camere territoriali. Nella fase conclusiva del percorso sono stati
condotti 6 laboratori di rete (2 a Verona, 2 a Padova e 2 a Treviso) per far comprendere e
sperimentare agli operatori turistici il valore della collaborazione territoriale.