Il Vicentino colpito dalle grandinate a macchia di leopardo
Coldiretti Vicenza: “dovremo abituarci ai cambiamenti climatici, ma possiamo ridurre il rischio allagamenti pianificando l’uso del territorio e diminuendo la cementificazione”
Danni ingenti alle colture in campo ed alle strutture. Vento e grandine sembrano non dare tregua nel Vicentino, colpito come altri luoghi del Veneto e non solo.
Il maltempo non si ferma e colpisce, con chicchi grandi come palline da ping-pong la Pedemontana, ma anche il Vicentino, a macchia di leopardo.
La grandine è caduta su campi di mais, vigneti, alberi da frutto ed ortaggi in pieno campo. Con le ultime bombe d’acqua e trombe d’aria, salgono a milioni di euro i danni causati dal clima impazzito in un’estate 2021 bollente e siccitosa in cui si contano, fino ad ora, lungo tutta la Penisola già 556 eventi estremi secondo i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in riferimento all’ultima ondata di maltempo che ha devastato campi di mais, kiwi, vigneti, ed ortaggi.
“Una vera calamità – commenta Coldiretti Vicenza – in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni agricole, con le raccolte in corso, mentre ci si avvicina alla vendemmia. A macchia di leopardo il Vicentino è stato interessato dalle avversità atmosferiche. Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici, con una tendenza alla tropicalizzazione ed il moltiplicarsi di eventi estremi, con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. L’effetto dei cambiamenti climatici, con l’alternarsi di siccità ed alluvioni non impatta solo sul turismo, ma ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture ed alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti”.
Non si può fare molto contro questa situazione. “L’unica cosa che possiamo fare – conclude Coldiretti Vicenza – è di ridurre il rischio allagamenti pianificando l’uso del territorio e diminuendo la cementificazione che imperversa ovunque”.
Nelle foto: l’Azienda agricola Vigardoletto a Vigardolo di Monticello Conte Otto