7 Marzo 2024 - 11.05

In due Comuni vicentini c’è il ‘maggiordomo di comunità’

Il 21 marzo prende servizio il “Maggiordomo di Comunità” presso i Comuni di Sandrigo e Bressanvido, un supporto per chi ha bisogno di districarsi tra le procedure dell’online (SPID, attivazione della carta d’identità elettronica, prenotazioni di servizi sanitari…)

La nostra Comunità locale sta attraversando un periodo di cambiamenti significativi che stanno influenzando la vita di tutti noi, soprattutto per quanto riguarda l’accesso ai servizi di protezione sociale. In passato, questi servizi venivano erogati direttamente, con comunicazioni dirette e supporto degli operatori sul territorio. Tuttavia, le recenti sfide, accentuate dalla pandemia, ci hanno costretto ad adattarsi a nuove modalità di accesso ai servizi, spesso digitali e basate su piattaforme online.

La chiusura temporanea delle scuole e degli asili, insieme alla diffusione del lavoro agile e dello smart working, ha reso la gestione quotidiana della vita ancora più complessa, soprattutto per le persone anziane che si sono trovate a dover affrontare la solitudine e l’isolamento sociale. In questo contesto, è emersa la necessità di migliorare l’accesso ai servizi di welfare, specialmente per le fasce più vulnerabili della nostra Comunità.

Per affrontare queste sfide, la Fondazione QuVi, i Comuni di Sandrigo e Bressanvido e Cisl Vicenza hanno avviato il progetto “Maggiordomo di Comunità”. Questo progetto, che prenderà avvio dal 21 marzo 2024 ogni 1° e 3° giovedì del mese, presso il Comune di Sandrigo e ogni 2° e 4° giovedì del mese presso la sede di Bressanvido, supporta i cittadini e le cittadine nel concreto espletamento delle funzioni richieste in caso di difficoltà, come dotarsi dello SPID, supporto nell’attivazione della Carta d’Identità Elettronica, pagamento digitale, utilizzo dell’home banking, scarico referti sanitari, scarico documenti via web, accesso a notizie dai portali di pubbliche amministrazioni e altro ancora.

Il Maggiordomo di Comunità fornirà informazioni essenziali sui servizi di welfare disponibili, con il supporto volontario di una persona esperta nell’accoglienza allo sportello. Attraverso questo servizio, i cittadini potranno essere guidati passo dopo passo nell’accesso ai servizi di cui hanno bisogno, riducendo le disuguaglianze nella fruizione dei servizi e migliorando la qualità della vita nella nostra Comunità.

Spetta al Sindaco Marica Rigon fare gli onori di casa, “lo sportello, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di Sandrigo e totalmente gratuito per l’utenza – sottolinea il Sindaco Rigon – nasce da comprovate necessità e situazioni di disagio manifestate, dovute ad una carente dimestichezza con la tecnologia.            

Il servizio viene in aiuto a coloro che hanno necessità di avere supporto concreto nello svolgimento di alcune pratiche online o di essere orientarti a specifici servizi.
Ringrazio i partner del progetto che hanno creduto e investito consapevoli di offrire un prezioso servizio alla cittadinanza.”

Il Sindaco di Bressanvido Luca Franzè commenta così la partecipazione al progetto Maggiordomo di Comunità – “la spiccata sensibilità dell’Amministrazione Comunale di Bressanvido verso le tematiche sociali e l’attenzione alle nuove modalità per conoscere, attivare ed usufruire dei servizi, hanno evidenziato quanto il digital divide possa mettere in difficoltà alcune persone nelle attività di tutti i giorni. Per questo abbiamo condiviso e con soddisfazione costruito una rete virtuosa con un partenariato forte e di spessore, che possa dare una risposta concreta efficace e gratuita a tutti i cittadini affinché la conoscenza e l’accesso alle prestazioni sia largamente diffusa ed equa.

Le parole del Presidente di Fondazione QuVi Sante Bressan:

“Il Maggiordomo di Comunità rappresenta un’importante risposta alle sfide contemporanee, un ponte tra la tradizione dell’assistenza diretta e l’innovazione digitale. In questo momento di cambiamenti significativi, la nostra priorità è garantire un accesso equo ai servizi di protezione sociale, soprattutto per coloro che si trovano in situazioni di fragilità. Questo progetto riflette l’impegno della Fondazione QuVi e dei nostri partner locali nel favorire l’inclusione sociale e nell’offrire un supporto concreto alla nostra Comunità. Il welfare di prossimità e il coinvolgimento attivo dei cittadini sono fondamentali per costruire un futuro più solidale e resiliente per tutti.” 

Il Maggiordomo di Comunità riporta l’attenzione sulla rilevanza del welfare di prossimità e del lavoro in rete pubblico privato e il coinvolgimento dei cittadini nel processo di miglioramento della qualità di vita.

“Cisl ha deciso di partecipare a questo progetto mettendo in campo una persona con competenze specifiche perché in questa prima fase è fondamentale un’analisi del bisogno e un monitoraggio costante delle richieste. Crediamo che sia un servizio importante che possa essere esteso anche in altre aree del vicentino. Questa è una prima sperimentazione” commenta il Segretario Generale Cisl Vicenza, Raffaele Consiglio.

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