10 Settembre 2024 - 16.38

In preparazione la serie TV Harry Potter: rischio woke (e broke), speriamo non insopportabile

I fan della saga di Harry Potter attendono con trepidazione la nuova serie TV ispirata ai celebri libri di J.K. Rowling, la cui uscita è prevista per il 2026. Tuttavia, insieme all’entusiasmo per questo progetto, si stanno diffondendo preoccupazioni tra gli appassionati. Una delle anticipazioni più recenti riguarda i casting, che i produttori hanno dichiarato saranno orientati all’inclusività (leggi sotto).

Questa dichiarazione, sebbene non richiesta, ha suscitato dubbi in una parte del pubblico, timorosa che i temi e la sceneggiatura originali possano essere alterati per includere riferimenti forzati a questioni legate all’identità sessuale dei personaggi o a narrazioni stereotipate sulla rappresentazione razziale. Alcuni temono che la serie possa adottare quella che viene definita “inclusività tossica”, che snaturerebbe il lavoro originale per allinearsi con le critiche ricevute dall’autrice. J.K. Rowling, infatti, è stata al centro di numerose polemiche negli ultimi anni per le sue prese di posizione, diventando una figura di riferimento per chi si oppone a certe tendenze definite come “woke” e per chi difende la libertà artistica senza vincoli ideologici.

La nuova serie di Harry Potter, dunque, sembra destinata a trovarsi in un delicato equilibrio tra il potenziale successo e il rischio di diventare un flop. Il timore è che l’introduzione di elementi estranei all’opera originale possa allontanare i fan storici, dando vita all’ennesimo esempio del motto “go woke, go broke”, ovvero l’insuccesso commerciale di produzioni accusate di forzare temi inclusivi a scapito della qualità narrativa.

Resta da vedere se la serie riuscirà a mantenere intatto lo spirito dei libri e ad accontentare i fan, senza cedere alle pressioni esterne.

Di sicuro è un’opportunità imperdibile per gli appassionati della magia babbana di entrare nel mondo di una delle saghe letterarie per bambini più celebri. La futura serie di Harry Potter, che riproporrà l’opera di J.K. Rowling, già adattata con successo per il cinema, è alla ricerca degli interpreti dei tre protagonisti principali. Oltre Manica, è stato lanciato un casting importante per trovare i futuri Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley. L’annuncio, diffuso sui canali social del franchise, è rivolto soprattutto ai genitori di giovani attori emergenti.

Una stagione per ogni libro. La produzione ha chiarito che prenderà in considerazione solo i candidati “di età compresa tra 9 e 11 anni nell’aprile 2025, residenti nel Regno Unito e in Irlanda”. Tuttavia, non ci sono requisiti legati all’aspetto fisico, e non si cercano sosia di Daniel Radcliffe, Emma Watson o Rupert Grint, che furono selezionati tra migliaia di aspiranti con una campagna simile.

“Ci impegniamo a garantire una selezione inclusiva e diversificata. Per ogni ruolo, accogliamo candidati qualificati senza discriminare in base all’etnia, disabilità, razza, orientamento sessuale, identità di genere o qualsiasi altra caratteristica protetta dalla legge, salvo diversa indicazione”, si legge nel comunicato ufficiale della HBO, rete che guida questo ambizioso progetto. Questo approccio potrebbe tranquillizzare alcuni fan che hanno preso le distanze dall’autrice della saga a causa delle sue opinioni considerate transfobiche. Annunciato nella primavera del 2023, questo reboot ha subito ritardi a causa dello sciopero degli sceneggiatori di Hollywood, ma ora è in fase di sviluppo. La sceneggiatura è stata affidata a Francesca Gardiner, mentre la regia sarà curata da Mark Mylod, entrambi collaboratori della pluripremiata serie Succession. La nuova serie di Harry Potter si propone come un adattamento fedele dei sette romanzi, ciascuno dei quali avrà una stagione dedicata. Il debutto è previsto per il 2026 negli Stati Uniti, con possibile arrivo immediato anche in Francia.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA