Incubo cimice asiatica, Regione Veneto: “Dal governo solo spot sulla vespa samurai”
“Basta con annunci e promesse sulla cimice asiatica fatti solo in vista delle elezioni regionali di domenica. I produttori e le regioni del Nord attendono fatti concreti, non prese in giro e spot elettorali. Il via libera del ministero dell’ambiente all’introduzione della vespa samurai come specie antagonista non c’è ancora. I ministri competenti portino a Fieragricola a Verona i provvedimento autorizzativi se è vero”.
Giuseppe Pan, assessore all’agricoltura della Regione Veneto, torna a incalzare i ministri per l’Ambiente Sergio Costa e per le politiche agricole Teresa Bellanova a dare evidenza concreta rispetto agli annunci di questi giorni. “La ministra Bellanova in un convegno a Cesena ha annunciato che fra poche settimane si potranno fare i primi lanci della vespa samurai (Trissolcus Japonicus) per dare avvio alla battaglia biologica contro la cimice asiatica (Halyomorpha halys) ma di carte ufficiali neanche l’ombra. Ci fa piacere aver letto che il ministro intenda estendere gli aiuti governativi del piano anti-cimice anche agli agricoltori del Piemonte, ma non ho sentito il Ministro prevedere un conseguente aumento degli aiuti. Agli annunci, alimentati da esigenze elettorali, sinora non ha fatto seguito alcun atto concreto”.
Per poter introdurre la vespa parassitoide manca ancora il decreto autorizzativo del Ministero dell’Ambiente, ricorda Pan. Inoltre, se la dotazione del fondo nazionale per gli interventi di indennizzo agli agricoltori non verrà potenziata, estendere il numero dei beneficiari ridurrà di molto la sua efficacia.
“Le aziende agricole della pianura padana, in particolare quelle ortofrutticole, hanno bisogno di risposte tempestive ed efficaci – rimarca l’assessore veneto – e non possono più attendere. Di fronte a danni quantificati nell’ordine di 100 mln di euro nel solo Veneto e di quasi il doppio in Emilia Romagna, il governo ha messo in campo appena 80 milioni per tutto il territorio nazionale, distribuiti nell’arco di un triennio. Una risposta che già lasciava molto amaro in bocca ai produttori agricoli, tanto da indurli a scendere in piazza il 29 gennaio a Verona e il 30 gennaio a Ferrara. E che ora, dopo l’annuncio di estendere il fondo anche al Piemonte, rischia di alimentare ancor più delusione e rabbia”.
“Se i ministeri competenti hanno davvero trovato la convergenza sull’avvio della lotta biologica alla cimice e hanno intenzione di aiutare concretamente gli agricoltori del Nord Italia – conclude Pan – vengano a Fieragricola e mostrino agli agricoltori e alle istituzioni locali i decreti autorizzativi e di spesa”.