Incubo cimice asiatica: Tavolo Verde della Regione Veneto
“La Regione Veneto è mobilitata da anni per fronteggiare l’emergenza cimice asiatica e si è fatta capofila tra le regioni interessate dal problema chiedendo ai Ministri all’Agricoltura e all’Ambiente un tavolo nazionale, da convocare con urgenza, perché siano messe in campo risorse per sostenere le aziende nei prossimi anni ed evitare che si arrivi al rischio espianto”. E’ quanto ha comunicato oggi l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan aprendo in Regione i lavori del ‘tavolo verde’ regionale dedicato alla cimice asiatica.
“Al governo nazionale e all’Europa chiediamo la stessa attenzione riservata alla Xylella – ha proseguito Pan – come il batterio che ha colpito gli olivi mediterranei ha messo a rischio l’olivicoltura, così la cimice asiatica sta compromettendo l’intero comparto frutticolo e le produzioni che più caratterizzano il nostro sistema produttivo. Inoltre, danni causati dalla proliferazione dall’insetto alieno non sono solo un problema agricolo, ma anche sociale e turistico. Il problema ha assunto dimensioni tali che richiedono un piano quinquennale di sostegno al settore dal 2019 al 2023 da 100 milioni di euro l’anno”.
L’assessore ha quindi proposto ai rappresentanti delle organizzazioni dei produttori una sequenza di impegni e di interventi da condividere: ricerca chimica sugli insetticidi più idonei e meno volatili e ricerca biologica sugli antagonisti mirata non solo all’introduzione della ‘vespa samurai’, ma anche alla valorizzazione di insetti autoctoni; coinvolgimento diretto del Crea e delle sue sperimentazioni; un tavolo nazionale nel quale Governo e Regioni possano condividere velocemente gli esiti di ricerche e sperimentazioni, individuare parametri ed eventuali deroghe per l’utilizzo di prodotti fitosanitari, attivare forme di indennizzo e di sostegno.
“La Regione Veneto ha già stanziato quasi un milione di euro del proprio bilancio nel biennio 2019-2020 per fronteggiare l’emergenza – ha ricordato Pan – finanziando in particolare la ricerca, affidata all’Università di Padova, e sostegni agli agricoltori per reti antinsetto, trappole, dissuasione feromonica”.
“Ma questa non è una battaglia che potremo vincere da soli – ha concluso Pan – Serve l’impegno unitario e coordinato di associazioni e istituzioni ad ogni livello per predisporre un piano nazionale straordinario di interventi, che sia condiviso e sostenuto anche dall’Unione Europea”.