Inquinamento Pianura Padana: diventi priorità nazionale
L’emergenza smog diventi priorità nazionale
L’associazione ambientalista ha incontrato stamani gli assessori regionali e gli organismi tecnici del bacino padano per un confronto sul tema: “L’’inquinamento atmosferico nel bacino padano diventi una priorità nazionale su cui ognuno faccia la sua parte: enti locali, Regioni e Governo, a cui chiediamo di mettere in campo una concreta strategia nazionale per supportare in maniera più incisiva le azioni sui territori per fronteggiare l’emergenza”
Dare vita a un confronto sull’inquinamento atmosferico: è la necessità su cui convergono Legambiente e gli assessori all’Ambiente delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto che questa mattina si sono incontrati a Venezia, in occasione della scadenza di mid-term del progetto Life-PrepAir. Il confronto, che ha coinvolto i referenti nazionali e regionali dell’associazione ambientalista, arriva a pochi giorni dalla pubblicazione del dossier di Legambiente “Mal’aria 2021 edizione speciale – I costi dell’immobilismo” in cui si evidenziano i costi che l’inquinamento dell’aria delle città italiane – gran parte delle quali ricade proprio nell’area della Pianura Padana – potrebbe comportare per il Paese qualora non si agisca in maniera efficace e tempestiva per ridurre le emissioni inquinanti: una multa miliardaria per inadempienza da pagare alla Commissione europea stimata tra 1,5 e 2,3 miliardi di euro.
“Dall’incontro di oggi emerge l’utilità di avviare un confronto continuato sull’inquinamento dell’aria insieme alle Regioni del bacino padano – dichiara il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti – con l’obiettivo comune di capire cosa non ha funzionato fino ad oggi, quali sono le misure efficaci messe in campo e cosa manca per risolvere l’emergenza smog in quest’area. A partire dalla necessità che quest’ultima diventi una priorità nazionale. Per questo, sollecitiamo il governo italiano affinché intervenga in maniera più incisiva con iniziative di supporto, ma anche di controllo e monitoraggio dell’efficacia delle misure previste dalle Regioni e dagli enti locali nella sfida decisiva che ci attende da qui ai prossimi anni. Intensificando gli sforzi, ma soprattutto concretizzando i risultati per migliorare la qualità dell’aria dei nostri territori”.