28 Marzo 2025 - 15.37

Italia, scatta l’ora legale: lancette avanti di un’ora. I Paesi che l’hanno eliminata

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Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2025 torna l’ora legale: alle 2 del mattino le lancette dell’orologio andranno spostate avanti di un’ora, passando direttamente alle 3. Un piccolo cambiamento che porterà giornate più lunghe e serate con più luce, ma che spesso genera qualche disagio, almeno nei primi giorni, per chi fatica ad adattarsi al nuovo ritmo.

Un rito atteso, ma sempre più contestato

Il passaggio all’ora legale è un appuntamento che coinvolge milioni di cittadini in tutta Europa, ma il dibattito sulla sua effettiva utilità è ancora acceso. In origine, l’ora legale fu introdotta per sfruttare meglio la luce solare e ridurre i consumi energetici. Il primo Paese ad adottarla fu la Germania durante la Prima Guerra Mondiale, seguita poi da altre nazioni europee. Dopo essere stata abbandonata nel dopoguerra, venne reintrodotta negli anni ’70 in seguito alla crisi energetica.

Oggi, tuttavia, sempre più Paesi stanno abbandonando questa pratica: meno del 40% degli stati mondiali adotta ancora il cambio dell’ora. Negli ultimi anni, almeno 65 nazioni hanno deciso di eliminarlo, tra cui Cina, Russia e Turchia. Anche gli Stati Uniti, l’Australia e il Canada applicano il cambio con differenze regionali. Il Messico, invece, ha detto addio all’ora legale nel 2022, mantenendo solo l’ora solare ad eccezione di alcuni comuni vicino al confine con gli USA.

Perché alcuni Paesi hanno eliminato l’ora legale?

In molte zone del mondo, il cambio dell’ora è ritenuto superfluo o addirittura dannoso. In Asia, nazioni come Malesia, Indonesia, Thailandia e Vietnam non l’hanno mai adottato, data la loro vicinanza all’equatore, dove la durata del giorno varia poco nel corso dell’anno. Anche l’Africa subsahariana ha sempre ignorato questa pratica.

Negli ultimi dieci anni, anche l’Azerbaigian, l’Iran, la Siria e l’Uruguay hanno abolito l’ora legale. La Turchia ha fatto lo stesso nel 2016 per sfruttare meglio le ore di sole. Tuttavia, alcuni Paesi che avevano eliminato il cambio hanno poi fatto marcia indietro: l’Egitto, ad esempio, ha reintrodotto l’ora legale nel 2023 per ridurre i consumi energetici.

E in Italia?

Anche nel nostro Paese si è discusso della possibilità di abolire il cambio dell’ora, ma finora non sono stati presi provvedimenti concreti. L’Unione Europea aveva proposto nel 2018 di lasciare ai singoli Stati la decisione se mantenere o meno l’ora legale, ma il progetto si è arenato e il meccanismo resta in vigore.

Per ora, quindi, il rito del cambio dell’ora continua: questa domenica si dormirà un’ora in meno, ma in compenso le giornate saranno più luminose. L’ora legale resterà in vigore fino all’ultimo weekend di ottobre, quando tornerà l’ora solare.

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