ITS Meccatronico produce occupazione
Prima ancora di terminare gli esami, 35 dei 48 studenti del biennio 2012-2014 dei corsi ITS Meccatronico – Nuove Tecnologie per il Made in Italy (comparto Meccatronico di Vicenza) avevano già ricevuto ed accettato una proposta di lavoro nell’ambito del settore oggetto del corso frequentato. Altri 10 dieci sono in attesa di una proposta di lavoro pressoché sicura per l’inizio del mese di settembre e, come per i precedenti diplomati ITS, le previsioni sono per un’occupazione del 100% a sei mesi dal diploma.
I corsi, supportati dall’Assessorato all’istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione del Veneto, si sono conclusi con gli esami finali e tutti i 48 allievi hanno superato pienamente le prove. Di questi, 24 hanno superato gli esami del corso per “Tecnico Superiore per l’Automazione ed i Sistemi Meccatronici” della sede di Vicenza, con una media dell’86,80/100; 24 nel corso per “Tecnico Superiore per l’Innovazione di Prodotti e Processi Meccanici” della sede di Treviso, con una media dell’87,70/100.
“Questi risultati eccellenti – commenta l’assessore regionale all’istruzione, alla formazione e al lavoro, Elena Donazzan – derivano dal lavoro condotto in modo esemplare dai docenti che hanno svolto la loro opera, efficacemente coordinati dal direttore della Fondazione ITS, prof. Giorgio Spanevello, e dai rappresentanti delle aziende partecipanti al progetto dove si sono svolti gli stage formativi, fondamentali per dare un risvolto pratico allo studio teorico”.
“Io credo in questi percorsi innovativi che proiettano il Veneto nel futuro di una nuova stagione di produzione – ha aggiunto Donazzan – e di recente ho incontrato un investitore estero interessato al contesto produttivo e formativo della nostra regione, che già aveva notizia dei percorsi di istruzione tecnica e di istruzione tecnica superiore, ritenendolo di grande interesse per le proprie scelte imprenditoriali. La competitività del nostro territorio – chiosa l’assessore regionale – deve e può aumentare proprio sul fronte della piena sintonia tra scuola e lavoro sulla quale, ne sono convinta, possiamo costruire il Veneto 2020”.