25 Gennaio 2022 - 10.33

La nuova cabinovia di Cortina incanta gli sciatori

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 È il viaggio che conta, non la destinazione”, dice il saggio. Nel caso di Cortina, il saggio può stare certo di avere fatto bingo. La nuova cabinovia Cortina Skyline, realizzata da Leitner e inaugurata il 25 dicembre scorso, ne è l’esempio perfetto: l’impianto che finalmente unisce le Tofane (Son dei Prade) e le 5 Torri (Bai de Dones) è molto di più di un collegamento sciistico. Il viaggio, di una decina di minuti, è un’immersione nella natura maestosa della Regina delle Dolomiti, un volo d’angelo comodamente seduti al caldo, un cinema tridimensionale immerso nel bianco che nessun metaverso potrà mai eguagliare.

UN MONDO SENZA CONFINI D’INVERNO COME D’ESTATE

La nuova cabinovia copre un dislivello di 242 metri in tragitto di oltre 4,5 chilometri. I quindici minuti di traversata sono un’esplorazione delle Dolomiti ampezzane da un punto di vista privilegiato, quello del cielo, normalmente appannaggio di piloti, uccelli, e pochi altri fortunati. Perché di fortuna si tratta. Il percorso fa scoprire quanto di più bello la Regina delle Dolomiti ha da offrire: partendo da Son dei Prade, lasciamo alle spalle la conca di Cortina abbracciata dal Faloria, Cristallo, Pomagagnon e, se guardiamo a destra, Becco di Mezzodì, Croda da Lago, Lastron de Formin, e saliamo. Un percorso, quello nella cabinovia, che nelle belle giornate è fatto di sole, bianco scintillante in inverno e verde rigoglioso d’estate, e il silenzio ovattato dell’alta quota: il cuore si riempie di gioia, il mondo non ha più confini. Cortina Skyline riesce in un’impresa pressoché celestiale: avvicinare l’uomo alla montagna in un viaggio che allarga gli orizzonti e vuole superare i confini. Toccare il cielo con un dito, in questo caso, è superato: non lo tocchiamo, ci siamo dentro! Oltrepassata la stazione intermedia di Cianzopé, si arriva infine a Bai de Dones. Qui il consiglio è di salire ancora con la seggiovia Scoiattoli, e potere così godere di un panorama semplicemente stupendo: le Tofane alle spalle, l’Averau stagliato nel cielo, e le 5 Torri così vicine che pare di toccarle. In inverno, da qui, è possibile sciare verso il Falzarego e scendere dal Lagazuoi; con l’arrivo della bella stagione, invece, il rifugio Scoiattoli è il punto di partenza per l’arrampicata sulle 5 Torri, pareti di roccia tra le migliori al mondo, e numerosissime escursioni di varia difficoltà, tra cui quella di livello intermedio che conduce fino in cima al Nuvolau, punto panoramico di commovente bellezza. Ma che sia ammantata dalla neve, o germogliante di verde, Cortina è sempre un incanto, e potere compiere l’esperienza di viaggio di Cortina Skyline è un privilegio alla portata di tutti.

MOBILITA’ SEMPRE PIU’ GREEN

Cortina Skiworld mette la firma su una pagina importante per tutto il territorio, come ricordano il nome e il logo del nuovo impianto: le cabine, infatti, alternano un logo con il profilo delle 5 torri a un altro con quello delle Tofane. Anche il nome, Skyline, è evocativo: se normalmente indica il profilo del panorama delineato dagli edifici di una città e dai loro punti più elevati, qui le vere guglie sono le cime delle montagne. Ma gli obiettivi della cabinovia puntano ancora più in altro, oltre l’estetica e lo sport: tra gli intenti dichiarati della cabinovia c’è infatti quello di ridurre il traffico sul passo Falzarego, e di interpretare gli impianti di risalita come veri e propri mezzi di trasporto alternativi alle auto, d’inverno come d’estate. Sempre il saggio dice che la felicità è il percorso, non la meta, e non si può dargli torto. Anche se, in questo caso, anche la meta è straordinaria, e da oggi anche un po’ più green.

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