LA RINASCITA DELLA FILANDA DI CHIAMPO
Un’eredità di storie e memorie che sarà ridonata alla città tornando ambiente di vita, lavoro, incontro e svago Per chi abita a Chiampo o per chi ci passa spesso, la “Filanda” è un luogo famigliare, in paese lo si sente sia come punto di riferimento sia come ricordo, tanto che un intero quartiere ha preso questo nome. Ogni persona nativa di Chiampo ha avuto un parente o un conoscente che ha lavorato in Filanda perché, quando sorse a fine ‘800, portò benessere e innovazione a tutta la Valle. Un luogo di memoria quindi che purtroppo, col passare degli anni e dei diversi utilizzi, è diventato una zona problematica sia dal punto di vista estetico e di sicurezza sia da quello strettamente ambientale (continua…)
Il sindaco Matteo Macilotti: “Il grande piano di rigenerazione del vecchio edificio della Filanda di Chiampo rappresenta una notizia stupenda per la nostra comunità. Grazie a questo intervento un grande problema, rappresentato da un vecchio edificio industriale abbandonato in centro paese, diventa una straordinaria opportunità di sviluppo per la nostra città. Grazie a questo intervento la vecchia Filanda conserverà l’intero suo fascino ma vivrà una nuova vita, il quartiere acquisterà nuovi servizi e cambierà volto, tutta la comunità potrà godere di nuovi spazi di relazione, di una piazza pubblica di 3500 mq, di numerosi nuovi parcheggi, di un luogo bello che diventerà il simbolo della Chiampo del futuro.
Tutto ciò è possibile grazie a una proprietà davvero sensibile che, con grande amore per la città, realizzerà opere pubbliche per importi molto maggiori rispetto a quelli che la legge richiedeva. Come Sindaco non posso che ringraziare di cuore per tutto ciò. Sembra un sogno, invece a Chiampo è realtà”.
Secondo l’Architetto Cino Zucchi di CZA-Cino Zucchi Architetti di Milano, incaricato di riprogettare la zona Filanda dalla famiglia Nardi che ha acquistato l’intera area impegnandosi a riqualificarla: “Se spesso conserviamo gli edifici esistenti per ragioni culturali, oggi lo facciamo anche per motivi ecologici. Il rapido sviluppo economico del territorio veneto nel secondo dopoguerra non ha cancellato le tracce di una struttura più antica plasmata dalla vita e dal lavoro quotidiano di molte persone. È questo il caso della vecchia Filanda di Chiampo, il cui impianto originario è stato nel tempo nascosto da addizioni senza valore. La sua attuale rigenerazione ne riporta alla luce l’architettura severa, e trasforma il piazzale di pertinenza in un nuovo spazio collettivo all’ombra del grande cedro del Libano che conclude la prospettiva da via Don Paolo Mistrorigo”.
Rispettare il più puntualmente possibile l’impianto originario della Filanda e il territorio circostante era l’obiettivo principale di Giampietro Nardi, che accanto alla Filanda è cresciuto e ha sviluppato la sua attività che esporta in tutto il mondo pur rimanendo sempre fedelmente radicato a Chiampo: “Avevamo lanciato un concorso di idee fra professionisti, Cino Zucchi ha saputo rispettare e interpretare la memoria di questo luogo; non volevamo opere autoreferenziali o speculative che incidessero sul territorio, ma appunto qualcosa di innovativo che rispettasse il passato e che donasse alla città un’area di aggregazione sociale nuova, all’ombra della vecchia Filanda”. A proposito del progetto appena approvato dal Consiglio Comunale di Chiampo, continua l’Arch. Cino Zucchi: “L’accurata sistemazione della piazza e del verde è integrata da una serie di elementi in mattoni a vista che configurano un ambiente contemporaneo animato da attività diverse – un bar, un ristorante, esercizi commerciali e ricreativi – e disponibile per eventi, concerti e sagre nelle diverse ore e stagioni. La memoria collettiva di Chiampo troverà così un nuovo luogo di aggregazione e svago aperto ai cittadini e capace di comunicare a tutti l’impegno nel campo dell’ambiente e del lavoro di chi ha promosso e collaborato a un progetto così importante per la città.”
IL PROGETTO
Precisa l’architetto Cino Zucchi: “L’accurata sistemazione della piazza e del verde è integrata da una serie di elementi in mattoni a vista che configurano un ambiente contemporaneo animato da attività diverse – un bar, un ristorante, esercizi commerciali e ricreativi – e disponibile per eventi, concerti e sagre nelle diverse ore e stagioni. La memoria collettiva di Chiampo troverà così un nuovo luogo di aggregazione e svago aperto ai cittadini e capace di comunicare a tutti l’impegno nel campo dell’ambiente e del lavoro di chi ha promosso e collaborato a un progetto così importante per la città.”
L’importo delle opere pubbliche previste dal progetto ammonta a 2.336.556 euro. Al netto degli scomputi, il privato donerà alla comunità opere per 2 milioni di euro. Per quanto riguarda le opere private, esse saranno a carico della committenza.
Dati di progetto | |
Superficie lotto | |
Ambito 1 – Piazza Filan | 9.880 mq |
Ambito 2 – Lotto industriale | 2.300 mq |
Totale | 12.180 mq |
Superficie coperta esistente | 7.864 mq |
Superficie coperta di progetto | 3.941 mq |
Differenza | 3.923 mq |
Altezza massima edifici | |
Edificio Filanda | 13,28 m |
Edificio Chiampo | 16,65 m |
Edificio uffici (studio fotografia) | 10,70 m |
Area privata | |
Superficie edificata* | |
Superficie residenziale | 2.827 mq |
Superficie direzionale | 1.232 mq |
Superficie commerciale | 2.154 mq |
Totale | 6.213 mq |
*superficie comprensiva di balconi, logge e porticati | |
Parcheggio interrato privato* | |
Box auto | 607 mq |
Corsello | 428 mq |
Totale parcheggio interrato | 1.035 mq |
*Escluse cantine, locali tecnici, distribuzione | |
Posti auto: 14 box auto – 28 stalli totali | |
Area pubblica | |
Piazza pubblica* | 3.452 mq |
*escluso portico coperto e marciapiedi | |
Parcheggio pubblico – Filanda* | 1.556 mq |
*Corsello: 738 mq; Stalli: 818 mq | |
Posti auto: 48 stalli | |
Parcheggio pubblico – via Zaupa | 90 mq |
Posti auto: 6 stalli |