28 Giugno 2024 - 10.00

L’ascesa dei TikToker maschi che si truccano (e lo fanno meglio delle donne)

di Alessandro Cammarano

Chiariamoci subito: gli uomini, intesi qui come maschi, fanno uso di trucco sin dai tempi degli egizi e degli assiri.

Avete presente le pitture delle tombe della Valle dei Re o le statue dei dignitari di corte babilonesi? Il kajal che segnava e “approfondiva” lo sguardo era largamente in uso.

Non parliamo poi del Settecento, secolo in cui cipria, rossetto e nei posticci l’hanno fatta da padroni nei consessi nobiliari e altoborghesi di tutta Europa tanto che ci sono stati tramandati ritratti di marchesi e duchi più imbellettati di una qualsiasi soubrette.

Nei meravigliosi anni Ottanta del secolo scorso, tra Glam Rock e Brit Pop abbiamo visto legioni di band musicali truccatissime, al pari dei loro fans che facevano ampio uso di terra abbronzante e matita per gli occhi.

Perché dunque stupirsi, o peggio stigmatizzare i TikToker maschi, poco più che adolescenti e fluidissimi, che raccontano le loro storie di vita mentre si truccano, riscrivendo le regole del gioco, sfidando stereotipi di genere e i preconcetti sociali e promuovendo di fatto un approccio più inclusivo e creativo, dimostrando che il trucco può essere un mezzo di espressione personale per chiunque?

C’è anche da dire che questi ragazzi hanno spesso un concetto di make-up decisamente più elegante e sobrio rispetto a quello delle influencer di sesso femminile; il giovane maschio che si trucca generalmente opta quel quello che in gergo si chiama “healthy look”, ovvero aspetto sano, lontano dal trucco da bambola da sagra paesana proposto da più di qualche ragazza.

A tutto questo bisogna aggiungere che i TikToker maschi che si truccano non solo mostrano le loro abilità tecniche, ma anche la loro capacità di raccontare storie attraverso il make-up; che si tratti di look ispirati ai personaggi dei film, di trasformazioni complete o di tutorial passo passo; la piattaforma offre loro la libertà di sperimentare e di condividere le loro creazioni con un pubblico vastissimo.

Un altro aspetto importante di questa tendenza è l’inclusività; la presenza di TikToker maschi nel mondo del trucco promuove un’idea di bellezza più diversificata e variegata, mostrando che la bellezza non è limitata a un solo genere o a un solo tipo di persona, rendendo evidente come in un mondo in cui le norme di genere stanno diventando sempre più fluide: dunque vedere uomini che si truccano su una piattaforma popolare come TikTok può avere un impatto significativo sulla percezione pubblica della bellezza e dell’identità di genere.

I modelli di riferimento per questo nuovo genere di “narratori” hanno acquisito in breve tempo milioni di follower, come ad esempio James Charles, classe 1999 e un reddito netto di dodici milioni di dollari l’anno, che gestisce un canale YouTube attraverso il quale parla non solo di make-up ma anche di tematiche legate alla diversità di genere.

Altro guru della rete è Bretman Rock, ventiseienne statunitense di origini filippine che nel 2017 è stato indicato dalla rivista Times tra i trenta teenager più influenti a livello mondiale, così come Manny MUA, truccatore nato nel 1991 da una famiglia di mormoni – a volte il Karma … – che ha costruito un vero impero grazie anche a collaborazioni con MTV.

In Italia il più famoso è Gabriel Nobile, che vanta più di duecentomila followers su Instagram e che mentre si trucca, pubblicizzando ovviamente prodotti – per altro di alta gamma – racconta la sua vita in maniera mai banale e sempre lanciando messaggi non scontati.

Ah, è anche cantautore, il che non guasta.

Un gradino sotto i “fai da te”, ovvero i TikToker che davanti allo specchio – generalmente bruttino – del bagno di casa loro parlano di “skin care” ovvero di come lavarsi la faccia col sapone di Marsiglia o di scrub per il corpo a base di segatura.

Alla fine, sono divertenti pure loro, con l’aria ruspante e l’italiano incerto.

Alla fine, con buona pace dei “codini” sempre pronti a puntare l’indice contro chi è diverso da loro, ben vengano questi ragazzi che tra una sfumata di correttore e una passata di blush magari insegnano pure qualcosa.

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