21 Dicembre 2021 - 11.49

Lavoravano e avevano proprietà immobiliari ma percepivano il reddito di cittadinanza: 35 indagati per oltre 100mila euro

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Prosegue l’incessante azione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Belluno nel comparto della spesa pubblica. Nel corso del 2021, sono stati segnalati alla locale Autorità Giudiziaria 35 soggetti residenti in provincia risultati indebiti percettori del Reddito i cittadinanza, recuperando nelle casse dello Stato oltre 100 mila euro. Più nel dettaglio, grazie alla consolidata e collaudata collaborazione con la Direzione Provinciale I.N.P.S. di Belluno, i Finanzieri hanno posto al vaglio tutte le richieste presentate in provincia mediante una verifica analitica delle informazioni. Lo screening ha così consentito l’individuazione sul territorio provinciale di 35 posizioni per le quali erano state fornite autodichiarazioni non veritiere.
Tra i casi più curiosi ed eclatanti scovati dai Finanzieri si possono annoverare cittadini che hanno “dimenticato” di dichiarare il termine dello stato di disoccupazione, peraltro scaduto da anni, e l’inizio di nuovi rapporti lavorativi retribuiti, oppure l’indicazione di nuclei familiari largamente più numerosi al solo fine di accedere alle fasce di contributo più elevate e vantaggiose, nonché dichiarazioni mendaci rispetto all’effettività della convivenza familiare mentre il coniuge era risultato addirittura risiedere all’estero. Non da ultimi, l’abitante dell’alto Cadore che “scordava” di indicare le diverse proprietà immobiliari possedute sulle colline toscane ai fini dell’accesso al contributo e la cittadina straniera che, sebbene ospite a carico dello Stato di una struttura di accoglienza in attesa delle procedure relative all’ottenimento di asilo politico, pur conoscendo a malapena la lingua italiana, procedeva autonomamente alla compilazione ed all’inoltro on-line della domanda, inserendo dichiarazioni non veritiere ed attestando la propria residenza sul territorio nazionale.

Parallelamente, le attività di monitoraggio preventivo hanno
permesso l’interruzione delle procedure di assegnazione del contributo per un totale complessivo pari a quasi 40 mila euro.

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