LAVORO – Donazzan: “Sì alla banca dati degli assegni di ricerca”
“In un mondo in continua trasformazione vogliamo interpretare il ruolo di ‘facilitatori’, accorciando le distanze tra il mondo dell’università e quello delle imprese. È quello che abbiamo fatto in questi anni, investendo importanti risorse per accorciare queste distanze fino a qualche anno fa siderali.
Abbiamo messo e vogliamo mettere a fattore comune la virtuosa sinergia pubblico-privato che abbiamo sviluppato fra ricerca e lavoro e per questo ho ritenuto opportuna quanto utile la creazione di una banca dati pubblica degli assegni di ricerca, allo scopo di far crescere l’intero sistema con un chiaro scenario d’orizzonte”.
È quanto ha dichiarato l’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, al convegno “Ricerca veneta – Cervelli che non scappano. Gli assegni di ricerca si raccontano” che si è svolto oggi presso lo spazio espositivo del Lanificio Conte a Schio (Vi) con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione della ricerca applicata in Veneto.
L’iniziativa ha rappresentato l’occasione per presentare i risultati delle attività realizzate tramite l’erogazione di assegni di ricerca da parte della Regione del Veneto in collaborazione con le Università venete e le imprese del territorio regionale, offrendo una opportunità di dialogo e confronto ai diversi soggetti coinvolti.
Nel corso della mattinata sono stati condivisi gli esiti dei 150 progetti approvati nell’ambito del bando regionale “Sviluppo del potenziale umano nella ricerca e nell’innovazione – Assegni di ricerca 2013” ed è stato inoltre presentato il sito internet www.ricercaveneta.it che ospiterà il database della ricerca finanziata in Veneto.
Il bando sopraccitato, che ha previsto risorse erogate dalla Regione del Veneto per 6 milioni di euro a valere sui fondi comunitari, ha quindi perseguito lo scopo di contribuire al rilancio competitivo delle imprese e di creare opportunità occupazionali di qualità, tramite il finanziamento di assegni di ricerca a giovani laureati, per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo correlati a specifici fabbisogni espressi dal sistema produttivo locale.
In tutto sono stati approvati 150 progetti per un totale di 202 destinatari.