Le cose cambiano: voli imprevedibili ed ascese velocissime a Palazzo Nievo
“Le cose cambiano” è un vecchio film di David Mamet del 1988. Una storia di mafia raccontata con molta ironia, a volte con dei paradossi stimolanti, ma è soprattutto la narrazione dei mutamenti. Quelli che capitano anche a persone comuni come noi.
Partiamo allora dall’estetica del cambiamento per sperimentare un esercizio tipicamente giornalistico, immaginare come le cose si trasformeranno nel Parlamentino di Palazzo Nievo con la corsa a due per la Presidenza e l’immancabile ritorno tra quei seggi di una maggioranza ed una minoranza.
Seguendo la geografia attuale, se non ci sono sorprese, la maggioranza sarà largamente di Centrodestra: cinque consiglieri della Lega (Giulia Busato, Davide Faccio, Moreno Marsetti, Marco Montan e Matteo Mozzo), due consiglieri di Fratelli d’Italia (Davide Berton e Mattia Veronese), quattro civici (Renzo Marangon, Maria Cristina Franco, Giovanni Antonio Gasparini e Matteo Macilotti), un consigliere di Azione-Italia Viva (Matteo Zennaro). Totale 12 consiglieri nell’area del Centrodestra. Tutti – almeno formalmente – schierati con il sindaco di Caldogno.
Dall’altra parte l’inevitabile minoranza, che con le premesse di questi giorni potrebbe trasformarsi in opposizione, composta da Giancarlo Acerbi, Marco Guzzonato e Giorgio Santini (PD), ai quali si aggiunge Valter Orsi che ha preso le distanze dagli altri civici schierati con il Centrodestra.
Nel caso il 29 gennaio vinca Nicola Ferronato lo schema sarà probabilmente questo, ma i ruoli e le deleghe assegnate ad Acerbi, Guzzonato, Santini e Orsi cambieranno di sicuro casacca a favore del Centrodestra e dei civici alleati. E’ lo spoil system ragazzi!
A febbraio quindi è facile che ci troviamo con un Consiglio Provinciale che ha le stesse persone di prima con giacche diverse. Ridefinito nei ruoli e con il centrosinistra e Orsi relegati senza deleghe tra i banchi dell’opposizione.
E se invece passa Andrea Nardin e la coalizione che sostiene Ferronato non si frantuma, ci sarà un Presidente costretto a negoziare i nuovi assetti con una maggioranza di consiglieri che ha corso contro il di lui. Come se oggi la Meloni avesse una maggioranza di Centrosinistra in Parlamento.
E’ complicato ma la politica in questi anni ci ha abituati a soluzioni che, come diceva il maestro Franco Battiato in uno dei suoi tanti capolavori, Gli uccelli:
“Aprono le ali
scendono in picchiata, atterrano
meglio di aeroplani
cambiano le prospettive al mondo
voli imprevedibili ed ascese velocissime
traiettorie impercettibili
codici di geometria esistenziale”
Svolte inimmaginabili fino al momento in cui non le abbiamo viste fare. Traiettorie e geometrie imprevedibili.
Intanto facciamo scorta di pop corn, rivediamoci “Le cose cambiano” e andiamo a riascoltare Franco Battiato. Un bel film e un grande autore aiutano a superare il pessimismo cosmico.